[autismo-biologia] R: il dubbio e la scatola vuota

[armando.mazzoni a tiscali.it]

Buonasera,

 

condivido a pieno il valore del dubbio nella Scienza; a rafforzare ciò si può citare anche Karl Popper: 

 

da Wikipedia: Il criterio di falsificabilità afferma dunque che una  <https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria> teoria, per essere controllabile, perciò scientifica, deve essere “confutabile”… Come ha sottolineato Karl Popper, se una proposta teorica o un'ipotesi non può essere sottoposta a un controllo che possa falsificarla, allora il teorico che l'ha avanzata può suggerire, a partire da essa, qualsiasi altra concezione senza possibilità di contraddittorio: l'ipotesi iniziale può portarci a qualunque conclusione senza che si possa confutarla…Una scienza che eviti di scontrarsi con l'errore, immunizzando se stessa contro le critiche per risultare in apparenza sempre vera, non è una scienza: <https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_falsificabilit%C3%A0#cite_note-8> [8] Popper fa l'esempio del  <https://it.wikipedia.org/wiki/Marxismo> marxismo e della  <https://it.wikipedia.org/wiki/Psicoanalisi> psicoanalisi come false scienze.)

 

Per la psicanalisi, capisco forse male e grossolanamente, non esiste un correlato biologico tra la nostra psiche e il nostro cervello; la nostra testa, in termini di coscienza e anima, è una scatola vuota; ma Popper sostiene che sia una falsa Scienza.

 

Per l’Autismo siamo di fronte ad ipotesi (alcune probabili e autorevoli), sia per quello che riguarda i fattori di rischio/le cause (che magari si concatenano, pur essendo di diversissima natura), sia per i conseguenti processi che fanno deviare il neurosviluppo; credo sia lecito indagare e dubitare su tutte le ipotesi relative ai fattori di rischio (genetici, epigenetici, asse intestino-cervello, etc), ho difficoltà però a non collocarne l’esito dentro alla testa (SNC), che, sempre riguardo all’esito, per l’Autismo è una scatola piena. 

 

Cordiali saluti

Armando Mazzoni

 

 

 

Da: autismo-biologia <autismo-biologia-bounces a autismo33.it> Per conto di Fondazione Marino
Inviato: martedì 20 novembre 2018 17:03
A: autismo-biologia <autismo-biologia a autismo33.it>
Oggetto: [autismo-biologia] il dubbio e la scatola vuota

 

                                        Il dubbio e la scatola vuota

I primi anni del secolo scorso hanno dato vita, per la scienza, al secolo dell’intenso pensiero.

Max Planck era a capo di un gruppo di studio dal quale è scaturita la meccanica quantistica ed Albert Einstein in solitudine concepì la relatività generale.

La meccanica quantistica era indimostrabile però funzionava perfettamente mentre Einstein era in attesa che qualcuno dimostrasse la validità della sua teoria attraverso la registrazione della deviazione della luce.

Tra i due nacque una fitta corrispondenza sulla validità dei principi della meccanica quantistica e per ragionarci utilizzavano l’esperimento della scatola vuota.

Alternativamente sembrava che una ipotesi potesse prevalere sull’altra ed il dubbio si trascinò fino alla morte di Planck che aveva ancora lasciato disegnato sulla sua lavagna lo schema di quella scatola.

Da quel dubbio sono nati i computers, i gps, i cellulari e tutta la tecnologia che conosciamo e ci aiuta ( ? ) a vivere meglio.

In questi giorni ho cercato di provocare un dibattito su questa lista circa una rinnovata cultura sulle cause dell’autismo e sulla frammentarieà della ricerca scientifica ancora troppo vincolata al concetto dell’autismo provocato esclusivamente da disfunzioni del sistema neurologico centrale.

Non voglio pensare che, poiché la maggior parte dei componenti di questa lista appartiene alla categoria che si occupa del snc, non sia possibile fare nascere lo stesso “dubbio” per mancanza di contraddizione o per difesa di interessi.

Senza di quel “dubbio” la scienza non avrebbe fatto i progressi che conosciamo….

Cordiali saluti a tutti

giovanni marino

 

 

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