[autismo-biologia] Ricerca scientifica, Piano Nazionale USA. La ricerca come attività collegata alle terapie .

melat a libero.it melat a libero.it
Sab 3 Nov 2018 17:31:47 CET


Questo nn è il luogo di polemiche ed invito gli amministratori a  censurarmi se lo riterranno opportuno.
Claudia confonde le pratiche EBM dai progetti di ricerca innovativi che pure io sostengo decisamente ma che ancora sono lontani  dall'essere validati.
Perciò sostengo l'istituto nel suo importante compito di elaborare le linee giuda ed i panel individuati che certamente elaboreranno le migliori raccomandazioni
Giovanni Marino 
--
Inviato da Libero Mail per Android Sabato, 03 Novembre 2018, 02:04PM +01:00 da Angsa Campania  campania a angsa.it :

>Peccato che il Convegno a Caserta, sia sponsorizzato dalla sanitá privata, mentre la sanitá pubblica, e soprattutto l’ISS non ha incluso affatto nel Panel delle LG21 da revisionare nè la disciplina comportamentale , nè tanto meno le discipline inerenti tutto lo spettro dei disturbi neurosensoriali. Ovviamente tanto meno la Ricerca Scientica , che in Italia dovrebbe essere guidata dal CNR, soprattutto.
>
>
>Purtroppo o si tratta di bambini o di adulti, le Linee Guida Italiane , sia quelle esistenti del 2012 sia quelle da svuluppare , con gli adulti, sono bel lontane dall’essere programmate come  efficaci ed efficienti.
>
>
>Vorrei porre alla attenzione di tutti voi dei documento scritti in modo pregevole.
>
>
>Non sono all’altezza nè di presentare traduzioni, nè di essere invitata ad importanti convegni per presentare questi documenti, ma vi invito caldamente a leggerli.
>
>
>Sono dovumenti ufficiali, che il Governo USA ha in libreria, e che secondo me dovrebbero essere presentati dalle Associazioni al Governo Italiano.
>
>
>https://iacc.hhs.gov/meetings/iacc-meetings/2018/iacc-workshop/september27/
>
>
>https://iacc.hhs.gov/meetings/iacc-meetings/2018/iacc-workshop/september27/slides_iacc_092718.pdf
>
>
>
>
>
>
>
>Saluti 
>
>
>
>
>
>Dott.ssa Claudia Nicchiniello
>Pres. Angsa Campania
>Via Luigi Sturzo 63 B
>82100 Benevento 
>
>Il giorno 3 nov 2018, alle ore 10:22, Antonella Foglia < anto.foglia a gmail.com> ha scritto:
>
>>Buongiorno a tutti,
>> 
>>ANGSA Marche è impegnata da lungo tempo sulle tematiche sollevate da 
>>Giovanni, tanto è vero che già nella Legge regionale per i Disturbi dello 
>>Spettro autistico (L. 25 del 2014) sono state riconosciute le figure di 
>>specialisti quali Immunologo e Gastroenterologo. Inoltre, sempre su questa 
>>lunghezza d’onda, e con la fondamentale collaborazione della dott.ssa Cristina 
>>Panisi, è stata elaborata la formazione dell’Equipe del Centro regionale di 
>>riferimento Autismo Adulti, a cui hanno partecipato molte Unità 
>>Multidisciplinari territoriali per l’età adulta. 
>> 
>>Detto questo, non possiamo che ringraziare, Giovanni per aver avviato 
>>questo confronto, e tutti i ricercatori che sono al fianco di noi genitori e ci 
>>appoggiano con competenza e passione in questo importante impegno.
>>Penso, inoltre,  di 
>>interpretare il desiderio di tanti genitori, se mi auguro sinceramente che 
>>convegni come il prossimo di Caserta diventino concretamente opportunità di 
>>stimolo e supporto alla politica sanitaria nazionale, dal momento che essi sono 
>>testimonianza di impegni culturali e professionali, nonché importanti occasioni 
>>di studio e confronto su argomenti che possono avere rilevanti effetti e 
>>ricadute sulla salute di una consistente parte della popolazione. 
>> 
>>Grazie dell’attenzione, auguro un proficuo lavoro a tutti
>>Antonella Foglia
>>ANGSA Marche
>> 
>>CASERTA      12 – 13 
>>novembre
>>“ Disturbi 
>>dello spettro autistico: Sotto il comportamento c’è un corpo 
>>Prospettiva sistemica per un efficace intervento 
>>multidisciplinare” 
>> 
>>https://www.agenzianewevents.com/eventi/disturbi-dello-spettro-autistico-sotto-il-comportamento-c-%C3%A8-un-corpo-prospettiva-sistemica-per-un-efficace-intervento-multidisciplinare-12-e-13-novembre-2018/?fbclid=IwAR2Ib28T2OpzRuE3FmVX5qYiIZIyfggQccfgs4E9SBSk6pNerPy7JGVrlzg
>> 
>> 
>> 
>>From: gmarino
>>Sent: Thursday, November 01, 2018 1:58 PM
>>To: autismo-biologia a autismo33.it
>>Subject: Re: [autismo-biologia] R: ricerca 
>>scientifica
>> 
>>Voglio ringraziare tuttti gli illustri studiosi che hanno inviato i loro 
>>commenti alla mia comunicazione.
>>La mia analisi, ovviamante , non aveva la pretesa una relazione scientifica , 
>>ma semplicemente quello di promuovere  una riflessione sullo stato delle 
>>ricerche sull'autismo.
>>Voglio ricordare due passaggi epocali sul progresso della conoscenza: quello 
>>del periodo a cavallo degli anni 65 e 70 quando si affermò il cognitivismo e con 
>>esso l'avvio delle scienze cognitive, e quello degli anni 80 con l'approvazione 
>>della legge Basaglia che finalmente riconosceva dignità di persona ai malati 
>>mentali dell'epoca.
>>Le conseguenze  sono sotto gli occhi di tutti ma sono passati quasi 50 
>>anni e si è rimasti ancora ancorati a quella cornice.
>>Mi fa piacere che condividiate con me la necessità di fare un salto di 
>>qualità nel campo della ricerca così come si sta avviando un salto di qualità 
>>nel campo dell'assistenza.
>>Relativamente alla ricerca vorrei richiamare l'azione dell'Angsa ad avere 
>>sostenuto l'approvazione della legge 134/2015 con una dotazione ( in verità non 
>>necessaria per la garanzia dei servizi previsti dai Lea) di 5 milioni di euro 
>>nel 2016  che dal 2017 e 2018 sono divenati 10 milioni previsti 
>>nell'esercizio fianziario dello Stato.
>>Non sono pochi!
>>L'amministrazione di questi fondi è in capo alla Cabina di Regia dove è 
>>componente in rappresentanza del mondo associativo la presidente di Angsa 
>>insieme a dirigenti del 
>>Ministero della Salute e dell'istituto Superiore di Sanità e delle Regioni. 
>>Fino ad ora i fondi sono stati utilizzati per aggiornare le Linee Guida e le 
>>Linee di Indirizzo insieme ad attività di ricera dell'ISS e di progetti 
>>regionali che sono ancora in fase di elaborazione. 
>>Auspico che dall'annualità 2018 in avanti questo "tesoretto" vada impiegato 
>>per i progetti di ricerca che voi avete delineato e che si possano individuare 
>>gli istituti ai quali assegnare i fondi necessari attraverso un preliminare 
>>programma che stabilisca priorità e materia innovativa. Suggerisco inoltre che 
>>nell'assegnazione dei fondi si espliciti meglio i valore dell'efficienza per non 
>>rischiare di finanziare semplicemente i costi fissi di qualche istituto .
>>So che la presidente di Angsa condivide questo ragionamento e mi appello 
>>perciò a lei affinchè possa avviare con il Ministero della  Salute e con 
>>l'Istituto Superiore i necesssari contatti. Il supporto di studiosi come voi la 
>>aiuterà certamente a raggiungere il risultato. 
>>giovanni marino
>> 
>>Il 29/10/2018 00:55, Cristina Panisi ha 
>>scritto:
>>>Interessanti spunti, 
>>>  importanti per ricerca e declinazione clinica.
>>> 
>>>I contenuti e le 
>>>  metodologie di ricerca da cui sono attesi i maggiori risultati sono quelli 
>>>  coerenti con il modello patogenetico neurobiologico e la sua complessità. 
>>>L’innegabile importanza 
>>>  del genoma (si pensi alla concordanza tra gemelli monozigoti) ha portato, 
>>>  giustamente, ad approfondire questo ambito della ricerca, il cui valore non è 
>>>  in discussione. L’autismo ha uno dei più alti coefficienti di ereditabilità 
>>>  tra le malattie complesse. 
>>>Ma non è da questa via 
>>>  che si attende il maggior contributo per comprendere la patogenesi e orientare 
>>>  gli interventi.
>>>La ricerca biologica 
>>>  sull’autismo affronta questioni di pertinenza non esclusiva di questa 
>>>  condizione. Si tratta di meccanismi di cruciale importanza per numerosi 
>>>  fenomeni biologici. Dunque, occorre ampliare la prospettiva. L’epidemiologia 
>>>  dei disordini del neurosviluppo mostra un trend di prevalenza parallelo a 
>>>  quello di numerose altre condizioni (malattie neurodegenerative, 
>>>  immuno-allergiche, endocrino-metaboliche). Questo fenomeno può essere spiegato 
>>>  attraverso un paradigma patogenetico comune e il modello in chiave epigenetica 
>>>  sembra quello più plausibile. Ciò non nega assolutamente l’importanza dei geni 
>>>  e il fatto che, per l’autismo, siano presenti geni di suscettibilità che 
>>>  presiedono a funzioni chiave nella costruzione della rete sinaptica. 
>>>Le fasi più critiche 
>>>  riguardano la programmazione cellulare durante la vita embriofetale. Lo studio 
>>>  di Grossi, Migliore e Muratori ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29681245 ) 
>>>  affronta molto bene la questione della multifattorialità ed evidenzia la 
>>>  complessità del modello in grado di tener conto dei diversi fattori di rischio 
>>>  (infezioni in gravidanza, esposizione a tossici ambientali, autoimmunità 
>>>  materna, taglio cesareo,  …), con interazioni complesse che non possono 
>>>  essere rappresentate attraverso un semplicistico modello di causa-effetto. 
>>>L’attivazione immunitaria 
>>>  in epoca embriofetale è attualmente considerata uno dei principali fattori di 
>>>  interferenza per la costruzione della rete neuronale. L’attivazione 
>>>  immunitaria materna (MIA) può essere indotta da numerosi fattori ambientali 
>>>  (tra i quali quelli indicati nello studio di Grossi) e favorita da fattori di 
>>>  predisposizione individuale (per questo, si vedano i lavori di immunogenetica 
>>>  di Franca Guerini). La via della IL17 è tra le più interessanti, per diagnosi 
>>>  precoce e possibili strategie di intervento. Ma attualmente non se ne 
>>>  intravedono applicazioni. 
>>>Promettente sembra la 
>>>  ricerca riguardante la modulazione dell’infiammazione microgliale, uno degli 
>>>  obiettivi principali di diversi trial clinici. L’impiego di molecole 
>>>  differenti e metodologie diverse delle ricerche (che non rendono confrontabili 
>>>  i risultati), non hanno consentito per ora di raggiungere evidenze.
>>> 
>>>Epigenetica, 
>>>  immunogenetica, attivazione immunitaria, stress ossidativo, funzionalità 
>>>  mitocondriale, microbiota, gut-brain axis … rappresentano attualmente 
>>>  importanti capitoli della ricerca – pochi lavori a firma di autori italiani e 
>>>  molti progetti rimasti nel cassetto. 
>>>La ricerca su questi temi 
>>>  è molto frammentaria e strutturata “a compartimenti stagni”. Lavori 
>>>  monotematici, che non correlano tra loro i biomarcatori dei diversi ambiti di 
>>>  ricerca, tantomeno con il fenotipo clinico (riferito all’autismo, alle 
>>>  modalità di insorgenza e alle comorbidità). 
>>>Dunque, ricerche 
>>>  multidisciplinari e impiego di modelli complessi sono il presupposto per 
>>>  ottenere evidenze per terapie mirate. Questo è l’orientamento che si inizia ad 
>>>  intravedere e che andrebbe maggiormente incoraggiato con la destinazione di 
>>>  risorse. 
>>> 
>>> 
>>>Cristina 
>>>  Panisi
>>>Inviato da iPad
>>>
>>>Il giorno 28 ott 2018, alle ore 13:01, Marina Marini < marina.marini a unibo.it> ha 
>>>scritto:
>>>
>>>>Sono globalmente d'accordo 
>>>>    con Giovanni Marino. La ricerca scientifica è sostanzialmente in ritardo in 
>>>>    Italia anche perché solo da poco tempo si stanno occupando di autismo alcuni 
>>>>    professionisti non coinvolti nel percorso assistenziale ed educativo (tra 
>>>>    cui la sottoscritta), ma all'estero non è così, da tempo la ricerca 
>>>>    sull'autismo è portata avanti anche da biochimici, immunologhi, ecc. e nel 
>>>>    nostro mondo globale poco importa dove viene eseguito uno studio, tutti 
>>>>    possono leggere gli articoli pubblicati. Quindi il ritardo italiano incide 
>>>>    poco, ma prendiamo pure atto che in genere la ricerca "di base" ha 
>>>>    affrontato il problema autismo in tempi relativamente tardivi.
>>>>In quanto all'importanza 
>>>>    dei fattori epigenetici, anche qui sono molto d'accordo con Marino e noto 
>>>>    l'acutezza della sua osservazione sul rapporto maschi/femmine. In realtà, a 
>>>>    sostegno dell'importanza dei fattori ambientali c'è proprio il fatto che il 
>>>>    rapporto maschi/femmine è andato calando. Secondo Boyle et al, è passato da 
>>>>    4,42 nel biennio 1997-1999 a 3,23 nel biennio 2006-2008. E credo che oggi 
>>>>    sia ancora minore. 
>>>>Anche sull'importanza degli 
>>>>    aspetti neuroimmunologici che stanno emergendo sono del tutto d'accordo. 
>>>>    Anche il mio gruppo ha ottenuto dei dati (che speriamo di pubblicare a 
>>>>    breve) che suggeriscono il coinvolgimento della neuroinfiammazione nei 
>>>>    bambini che abbiamo studiato e abbiamo costituito una potenziale 
>>>>    collaborazione con esperti di questo campo (già coinvolti nello studio 
>>>>    dell'ASD). Il problema da noi è duplice: a)  assoluta  mancanza 
>>>>    di fondi dedicati; b) difficoltà dei colleghi coinvolti nei percorsi 
>>>>    assistenziali, che troppo faticano a trovare il tempo non dico per 
>>>>    programmare uno studio autonomo, ma anche per collaborara con chi glielo 
>>>>    propone. E in qualche caso è anche vero che hanno ristrettezze di vedute, ma 
>>>>    non si può dire che le strutture assistenziali facciano il possibile per 
>>>>    aprire i loro dipendenti a collaborazioni, scambi, ecc.
>>>>Marina 
>>>>    Marini
>>>> 
>>>>_______________________________________________
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