[autismo-biologia] livelli di agmatina diminuiti nelle persone con autismo

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Mar 6 Feb 2018 09:34:33 CET


Il lavoro sui livelli di agmatina nelle persone con autismo, di recente
pubblicazione, apre importanti prospettive diagnostiche e terapeutiche. Mi
auguro che la ricerca non proceda per rette parallele non comunicanti, ma
che un lavoro promettente venga replicato e che le implicazioni
terapeutiche si traducano in sperimentazioni condotte secondo le regole
accettate dalla comunitá scientifica internazionale. Il professor Giorgio
Lenaz  ha letto l'interessante articolo e ne ha fatto un ampio resoconto.
Lo ringrazio a nome degli iscritti alla lista
      Daniela MC


Decreased plasma agmatine levels in autistic subjects.
Esnafoglu E, İrende İ.
J Neural Transm (Vienna). 2018 Jan 4. doi: 10.1007/s00702-017-1836-2.
[Epub ahead of print


Diminuiti livelli plasmatici di agmatina in soggetti autistici

L’agmatina è una poliammina endogena derivante dalla decarbossilazione
dell’aminoacido arginina ed è stata considerata un nuovo
neurotrasmettitore e come tale viene sintetizzata, depositata in vescicole
e rilasciata dai neuroni. Tra i vari effetti dell’agmatina vi è
l’inibizione dei recettori NMDA per il glutammato che è il principale
neurotrasmettitore eccitatorio del sistema nervoso centrale. Infatti
l’agmatina ha proprietà anticonvulsivanti e riduce un eventuale sbilancio
eccitazione / inibizione nel cervello. Inoltre il composto ha anche
effetti neuroprotettivi. Basandosi sulla ipotesi che i disordini dello
spettro autistico siano caratterizzati da uno sbilancio eccitazione /
inibizione in favore della prima (come ho già citato in altri resoconti),
gli Autori hanno dosato i livelli di agmatina nel plasma di soggetti
autistici, tenendo conto che era stato dimostrato che vi è corrispondenza
tra i livelli plasmatici e quelli nel liquido cerebrospinale. Di rilievo è
l’osservazione in un lavoro del 2017 che la somministrazione di agmatina
in topi resi autistici con iniezioni prenatali di acido valproico
miglioravano in modo significativo i sintomi comportamentali autistici.
Questo studio è stato condotto su un numero limitato di casi (24 pazienti
di età media 6.5 anni diagnosticati con disordine dello spettro autistico
ASD) nei confronti di 28 controlli di simile età. Nei sieri veniva
saggiata l’agmatina con metodo di cromatografia liquida. I livelli di
agmatina sono risultati più bassi nei pazienti che nei controlli, pur con
una notevole dispersione dei dati (6.48 ± 6.55 contro 15.27 ± 9.59) ma con
altissima significatività (p < 0.001).
Gli autori discutono il possibile ruolo dell’agmatina in ASD, concludendo
che l’aspetto più rilevante riguarda il suo ruolo inibitorio sui recettori
NMDA dei neuroni eccitatori del glutammato; in altre parole l’agmatina
manterrebbe sotto controllo la funzione eccitatrice dei neuroni
glutammatergici, mentre in assenza di questa molecola i segnali eccitatori
hanno la prevalenza portando a uno squilibrio eccitazione / inibizione nel
sistema nervoso centrale. Questi dati si inseriscono nell’ambito della
teoria di ASD, in cui ci sarebbe uno scompenso a favore dell’eccitazione,
come dimostrato anche dalla frequente presenza di forme epilettiche. Di
rilievo l’osservazione che l’agmatina era stata provata efficacie
nell’epilessia.
Non è discusso dagli autori il possibile significato diagnostico dei
livelli di agmatina: se i dati verranno confermati in un più ampio spettro
di pazienti, la significativa differenza dei livelli plasmatici potrebbe
rappresentare un importante marcatore diagnostico.
    Giorgio Lenaz




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