[autismo-biologia] R: chi garantirà in Veneto interventi appropriati per i disturbi del neurosviluppo?

demartisbenedetta demartisbenedetta a gmail.com
Gio 28 Set 2017 18:53:29 CEST


Ho letto l'appello della dr.ssa Costantino.Sono costernata dalla miopia di certe scelte come questa che lei evidenzia. Davvero, ho spesso la sensazione che lo sforzo che stiamo facendo per far emergere le necessità delle persone autistiche sia simile a quello di svuotare il mare con un cucchiaio!! Scriverò anch'io al presidente della Regione Veneto a nome delle persone con autismo, e solleciteró le nostre sedi Angsa locali a fare altrettanto.Forza! Non possiamo cedere a queste logiche che mirano solo al risparmio. Un risparmio cosi miope che non investe nel futuro dei nostri figli. Persone con bisogni speciali che meritano molto di più! Grazie dr.ssa Costantino 
Benedetta Demartis per Angsa 


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-------- Messaggio originale --------Da: Antonella Costantino <tonicost a fastwebnet.it> Data: 28/09/17  17:49  (GMT+01:00) A: autismo-biologia a autismo33.it Oggetto: [autismo-biologia] chi garantirà in Veneto interventi appropriati per i disturbi del neurosviluppo? 
 Nell’ambito della riorganizzazione della sanità veneta, le nuove linee guida per gli atti aziendali hanno declassato tutte le unità operative complesse di NPIA in unità operative semplici che afferiscono a una unità operativa complessa psicosociale (denominata infanzia, adolescenza e famiglia, UOIAF). Si tratta di una scelta molto grave, sia sul piano culturale che sul piano dell’appropriatezza delle risposte Perché è un problema?1.       Perché è un salto indietro di 40 anni,  quando i disturbi neuropsichici erano considerati disturbi psicosociali e si credeva che l’autismo fosse causato dalle madri frigorifero e la dislessia da conflitti emotivi2.       Perché mette a rischio la specificità degli interventi, allontanando dalle evidenze scientifiche e dall’analisi dell’efficacia di quanto si sta facendo, per focalizzarsi solo sull’integrazione sociale e scolastica, da sempre parte delle attività dei servizi di NPIA ma purtroppo non sufficiente da sola per  modificare i disturbi3.       Perchè le scelte strategiche saranno del  Direttore dell’UOIAF, che potrà decidere le priorità,   l’attribuzione del personale, il suo spostamento in altre unità semplici, i modelli di intervento, la formazione4.       Perché cancella le equipe multiprofessionali dei servizi di NPIA, indispensabili per poter affrontare la complessità e multiproblematicità dei disturbi, spezzettando  il personale medico, psicologico, riabilitativo ed educativo tra diversi servizi5.       Perché implica un coinvolgimento diretto dei servizi di NPIA nell’ambito del disagio e della tutela, aree nelle quali è importantissimo lavorare in un’ottica preventiva, ma certo non sottraendo le poche risorse  a disposizione per la diagnosi e la terapia dei disturbi NPIA Come SINPIA, abbiamo scritto al Presidente Zaia, sollevando il problema http://sinpia.eu/Lettera_sinpia_Presidente_Zaia_2017.pdf  e ci stiamo muovendo insieme alle associazioni venete per ottenere un cambiamento di rotta, che garantisca a bambini e famiglie gli interventi di cui hanno diritto. Centinaia di persone hanno già scritto a Zaia presidenza a regione.veneto.it , chiediamo il supporto di tutti Antonella CostantinoPresidente,Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza  
 
	
      
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