[autismo-biologia] OLTRE IL PROGETTO DAMA a Milano il 6 ottobre pv

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Dom 17 Set 2017 21:08:38 CEST


Una ricerca pubblicata nel 2013 aveva per tema la mortalitá  precoce delle
persone con disabilità di apprendimento, termine che in inglese è sinonimo
di disabilità intellettiva.(Torjesen I, People with learning disabilities
are more likely to die prematurely, inquiry finds,BMJ 2013;346:f1853)

http://www.bmj.com/content/346/bmj.f1853

In questa categoria potrebbero rientrare non tutte le persone con autismo,
ma quelle con ritardo mentale associato, che in Italia rappresentano la
maggior parte di coloro che ricevono la diagnosi di “spettro autistico”

Già dal titolo si evince che le persone con “learning disabilities”  hanno
una probabilità di morire prematuramente maggiore della popolazione
generale di pari età.

“22% of people with learning disabilities were found to have died before
they reached the age of 50, compared with just 9% of the general
population”

Le cause di morte  sono malattie comuni, molte delle quali potenzialmente
curabili, ma  che nei disabili non vengono curate. Le cause della mancata
cura vanno ricercate in parte nella difficoltà da parte dei disabili di
comunicare i disturbi soggettivi e di collaborare alla diagnosi e alla
terapia, in parte nella impreparazione dei medici ad affrontare i problemi
di salute generale di questi pazienti.

Da queste premesse é nato, nel 2001,  il progetto DAMA, che dalla
Lombardia si é esteso ad altre regioni italiane.

Il progetto DAMA, acronimo di Disabled Advanced Medical Assistance, è 
definito come progetto pilota della Regione Lombardia, finalizzato a
definire percorsi nuovi di accoglienza medica coordinata a favore dei
disabili gravi e gravissimi, con deficit intellettivo, comunicativo e
neuromotorio.

http://www.progettodama.it/DAMA/Home_Page_files/Progetto%20DAMA%20la%20storia%2003.pdf

A distanza di 16 anni dalla sua nascita il progetto DAMA si evolve e, non
limitandosi piú alla sola fase ospedaliera, si propone di promuovere e
favorire la creazione di percorsi socio-sanitari di presa in carico e di
continuità assistenziale tra ospedale e territorio, che includano hub
ospedalieri, presidi e servizi territoriali e si estendano a tutti gli
ambiti che concorrono nel definire la qualità di vita di ciascuno:
quotidianità, lavoro, cultura, residenza.

Di questo progetto , di cui c’é tanto bisogno, si parlerá il 6 ottobre
prossimo a Milano al convegno intitolato

                         OLTRE IL PROGETTO DAMA

Pr saperne di piú

http://www.fmc-onlus.org/convegno-progetto-dama-6-ottobre-milano/

    Daniela Mariani Cerati









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