[autismo-biologia] Interrogazione parlamentare sulla prescrizione di psicofarmaci ai bambini

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Sab 7 Ott 2017 11:25:57 CEST


Il 4 ottobre scorso l’associazione Giu le mani dai bambini ha emesso un
comunicato stampa nel quale si dice preoccupata per l’annunciata chiusura
del registro delle prescrizioni di amfetamine ai bambini con ADHD.

Il registro, che comporta una prescrizione fatta esclusivamente da
specialisti dedicati che seguono protocolli rigorosi, ha permesso un
consumo di tali farmaci contenuto e verosimilmente rispondente alle reali
necessitá, non sostitutivo degli interventi abilitativi. L’associazione
auspica una estensione di questa modalitá prescrittiva ad altre patologie
dell’infanzia e dell’adolescenza, anziché la sua chiusura.

Tra le  patologie per le quali si dovrebbe tenere un registro dei farmaci
prescritti e una modalitá prescrittiva simile a quella ora vigente per
l’ADHD dovrebbe essere incluso anche lo spettro autistico, per il quale,
pur non esistendo farmaci specifici, vengono prescritti molti farmaci
gravati da pesanti effetti indesiderati, in particolare i neurolettici,
per periodi lunghissimi, spesso a vita, al di fuori di ogni monitoraggio
che ne documenti l’efficacia e la tollerabilitá
     Daniela Mariani Cerati

Questo il comunicato stampa del 04/10/2017

PSICOFARMACI AI MINORI, CRESCONO LE PRESCRIZIONI NEL MONDO: IN ITALIA,
GRAVE RISCHIO PER LA CHIUSURA DEGLI STRUMENTI DI CONTROLLO DEL MINISTERO
PER LIMITARE LE PRESCRIZIONI IMPROPRIE DI METANFETAMINE AI BIMBI

Interrogazione parlamentare in Senato a firma Romani, Bencini, Mussini,
Simeoni e Vacciano: chiedono al Ministro della Sanità On. Beatrice
Lorenzin di non chiudere il Registro sulle prescrizioni di Ritalin® e
Strattera® e anzi di estenderlo rapidamente ad altre patologie.

ROMA 04/10/2017 – Il ricorso a prescrizioni di psicofarmaci per bambini e
adolescenti è in crescita nel mondo: la rivista
scientifica “Pediatrics” ha denunciato un incremento nella prescrizione di
metanfetamine ai bambini distratti e agitati in ragione del 46%
nell’ultimo decennio, mentre sul fronte della depressione
adolescenziale l’ Organizzazione Mondiale della Sanità si è detta
preoccupata, in quanto uno studio dell’European Journal of
Neuropsychopharmacology ha confermato che il numero di psicofarmaci
antidepressivi prescritti ai minorenni è cresciuto negli ultimi 7 anni in
Gran Bretagna del 54 per cento, del 60 per cento in Danimarca, del 49 per
cento in Germania, del 26 per cento negli Stati Uniti e del 17 per cento
in Olanda.

L’Italia, conscia di queste criticità, ha attivato un progetto
sperimentale che prosegue con successo da anni, proprio sul tema dei
bambini iperattivi, che consiste in un sistema di linee guida stringenti e
di strumenti per mettere sotto controllo gli abusi, garantendo
l’appropriatezza prescrittiva degli psicofarmaci, da utilizzarsi solo nei
casi limite e sotto stretto controllo medico-specialistico, anche grazie a
un efficace “Registro ADHD” funzionante presso l’Istituto Superiore di
Sanità, con il risultato di mantenere le prescrizioni a
livelli sensibilmente inferiori agli altri Paesi. Una storia di
successo, tanto che con un’interrogazione dal Parlamento europeo alla
Commissione UE nel mese, le istituzioni europee hanno chiesto verifiche
circa l’applicabilità del “modello italiano” a livello comunitario,
domandando se si ritiene che l’estensione del registro italiano ad altre
patologie, come ad esempio la depressione, “possa contribuire ad una
riduzione delle prescrizioni, e se sia a conoscenza di esperienze simili
in altri Stati membri”. “Nonostante tutto ciò, c’è chi rema contro e
vorrebbe tornare al passato - denuncia il giornalista Luca Poma, in
occasione della presentazione ieri a Firenze del libro “Salviamo Gian
Burrasca” (ed. Terra Nuova) – e spegnere quel ‘potente faro’ attualmente
acceso sul processo di diagnosi e presa in carico di bambini e adolescenti
che permette di limitare gli abusi di psicofarmaci e fa dell’Italia un
modello virtuoso da seguire. E non certo per motivi di spesa, dal momento
che gli strumenti attualmente esistenti hanno un costo semplicemente
ridicolo: qualcuno – forse con interessi poco chiari – cerca di far
passare il messaggio che le procedure di controllo previste dal
Ministero della Salute sono un ‘impegno eccessivo’, come se prescrivere
una meta-anfetamina a un bambino di 6 anni fosse un mero adempimento
burocratico, da sbrigare velocemente e senza perdere troppo tempo”. 

L’interrogazione del Senato chiede al Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin ”quali azioni intenda intraprendere, per garantire il
mantenimento del registro ADHD, estendendolo anzi anche ad altre patologie
quali la depressione, e garantendo a tal fine un aumento delle risorse
disponibili, e quali attività abbia in programma per garantire su tutto il
territorio nazionale terapie non farmacologiche di comprovata efficacia
scientifica”, dal momento che in molte Regioni d’Italia i più efficaci
trattamenti a base anche di psicoterapia, la cui efficacia
è scientificamente provata, non sono disponibili gratuitamente per le
famiglie, che sono costrette a pagare parcelle anche oltre i 1.000 euro al
mese per pagare professionisti privati in grado di assistere i loro
bambini.

“Giù le Mani dai Bambini” - il più rappresentativo comitato per la
farmacovigilanza in età pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org)
– ha da tempo richiesto l’ampliamento del Registro ADHD affinché venga
applicato anche ad altre patologie psichiatriche in età infantile, e un
tavolo tecnico è stato istituito presso il Ministero della Salute per
discutere il progetto (Link a: 

http://www. giulemanidaibambini.org/area- scientifica/documenti/
comitato-documenti-area- scientifica/portavoce- nazionale/intervento-del-
portavoce-luca-poma-al-tavolo- tecnico-del-ministero-dalute-
sullampliamento-del-registro- adhd 

ma dopo alcune riunioni nel corso del 2016, ancora nessuna risposta
concreta in tal senso è arrivata dalle istituzioni sanitarie.

 Per media relation: portavoce@ giulemanidaibambini.org – +39 337415305
Sito internet: www.giulemanidaibambini.org - comunicato disponibile a
questo link







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