[autismo-biologia] ossessivitá
Marco Bertelli
bertelli.fi a tiscali.it
Ven 22 Dic 2017 16:15:38 CET
Cara Daniela,
grazie per il tuo lavoro con la lista: è davvero molto utile.
La questione dell'ossessività nel DSA è complessa. Non so in quanti casi si
possa parlare di sintomi ossessivi propriamenti detti. Anche nel ragazzo di
21 anni che hai descritto, il fatto che gli eventi che gli si ripresentano
più frequentemente alla mente riguardino il padre, scomparso recentemente,
rende l'ascrivibilità a un sintomo ossessivo più incerta.
L'identificazione delle cause di un problema psichico è spesso molto
difficile, ma rappresenta anche il primo atto terapeutico.
Ho appena pubblicato sul Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo
(dicembre 2017; vol.2, num. 3), con due mie collaboratrici del CREA, un case
report sul DOC nel DSA, con dati di letteratura e riflessioni cliniche su
come indentificare, distinguere e intervenire.
Ricambio sentitamente gli auguri per le imminenti Festività a te e a tutto
il gruppo.
Dr. Marco Bertelli
Medico-Chirurgo
Psichiatra - Psicoterapeuta
Libero professionista
Direttore Scientifico CREA (Centro di Ricerca E Ambulatori) della Fondazione
San Sebastiano, Firenze
Via del Sansovino, 176 - 50142 Firenze - Tel. 0557392880
Direttore Scientifico MAPPsi (Medici Associati per la Psichiatria e la
Psicoterapia)
Via Pisana, 82 - 50018 Casellina, Scandicci (Firenze)
----- Original Message -----
From: <daniela a autismo33.it>
To: <autismo-biologia a autismo33.it>
Sent: Friday, December 22, 2017 3:15 PM
Subject: [autismo-biologia] ossessivitá
> In redazione é giunto il seguente messaggio
>
> “Buongiorno a tutti. Chiedo se qualcuno sa indicarmi uno psicologo o
> simile
> valido in grado di lavorare sui pensieri direi ossessivi che
> presenta mio figlio di anni 21 riguardanti due episodi accaduti aventi
> protagonista suo padre recentemente scomparso. Mi pare che il suo pensiero
> vada in loop sempre di più complice anche il fatto che non c'è più neanche
> la scuola a stimolare il suo pensiero.”
>
> Vorremmo tanto indicare a questa mamma uno psicologo “valido”, ma
> purtroppo sappiamo che tante famiglie si trovano in una situazione analoga
> difficilmente modificabile.
> Proprio i bambini nello spettro autistico piú brillanti, quelli che
> parlano bene con frasi compiute e che hanno buone abilitá nell’autonomia
> e in altri settori dello sviluppo, da adulti presentano un’ossessivitá
> esasperata, che spesso si accompagna all’aggressivitá auto ed
> eterodiretta.
> I farmaci (in genere neurolettici e SSRI) vengono dati a piene mani, ma di
> solito peggiorano la situazione.
> Se si trovasse un approccio biologico che agisse a monte dei sintomi,
> probabilmente tutti i sintomi ascrivibili al deficit del neurosviluppo
> migliorerebbero. Ma siamo ben lontani da questo. Ci si accontenterebbe di
> un rimedio che attutisse anche solo uno dei sintomi piú devastanti.
> L’ossessivitá, grave e frequente nell’autismo adulto, viene trascurata, é
> oggetto di ben poca ricerca, mentre meriterebbe grandi investimenti umani
> ed economici. Qualche iscritto alla lista ha qualche suggerimento da dare
> alla mamma in questione e alle tante che si trovano in situazioni simili?
> Grazie e auguri
> Daniela
>
>
> _______________________________________________
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