[autismo-biologia] aggressivitá

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Dom 6 Nov 2016 12:38:05 CET


Alla lista didiscussione autismo-scuola é giunto il messaggio che segue
“Mio figlio èautistico, tuttavia in questi anni ha imparato ad esprimersi, saleggere e scrivere correntemente e capisce quello che legge. E' ingrado di rispondere a domande aperte e chiuse sugli argomenti distudio e se la cava benino in tutte le materie. Ma quest'annoimprovvisamente a scuola ha manifestato dei comportamenti aggressivi"

Il racconto diquesta mamma, il cui figlio é alla scuola media, é simile a tantialtri.
Ragazzi che hannofatto tanti progressi, che hanno avuto un percorso linearenell’acquisizione di tante abilitá improvvisamente presentanocomportamenti aggressivi.Questa evenienza, tanto frequente, dovrebbe essere prevista dai centri dedicati allacura dell’autismo. Dovrebbe essere considerata un’emergenza perla quale i genitori abbiano la possibilitá di chiedere e ottenere unintervento urgente. E i professionisti della Sanitá dovrebberomettere in atto tutte le strategie possibili, privilegiando quelleabilitative e usando, con prudenza e con attento monitoraggio, ifarmaci.Alcuni casi nonrispondono a nulla e per questi casi bisognerebbe prevedere deiperiodi di sollievo per la famiglia con brevi permanenze del figlioin ambienti dedicati.Assistenza e ricercadovrebbero poi convergere per studiare le basi biologichedell’aggressivitá e per ricercare nuovi approcci terapeutici.
Per quanto riguardal’uso dei farmaci nella gestione dei gravi comportamenti dirompenti la linea guida inglese uscita nell’agosto 2013 e leggibileintegralmente ahttps://www.nice.org.uk/guidance/cg170dice quanto segue(mia traduzione)

Interventiper  i gravi comportamenti problema Prendiin considerazione la terapia con antipsicotici per trattare icomportamenti esplosivi quando gli interventi psicosociali o altriinterventi sono insufficienti o non potrebbero essere praticati acausa della severità del comportamento.Ifarmaci antipsicotici dovrebbero essere prescritti inizialmente emonitorati da un pediatra o da uno psichiatra che dovrebbe -Identificare il comportamento bersaglio -Decidere una misura appropriata per monitorarne l’efficacia,includendo la frequenza e la severità del comportamento e la misuradell’impatto globale dello stesso-Rivedere l’efficacia e ogni effetto collaterale del farmaco dopotre o quattro settimane-Sospendere il trattamento se non ci sono segni di una rispostaclinicamente importante dopo sei settimane. 
     Daniela MC
  
 

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