R: [autismo-scuola] Re: [autismo-biologia] progetto dell'ISS su osservatorio e diagnosiprecoce

mazzoni.armando a libero.it mazzoni.armando a libero.it
Gio 5 Maggio 2016 08:51:58 CEST


Capisco da diverse testimonianze che il rischio di perdita della diagnosi in maggiore età è, in realtà, ancora molto diffuso e attuale.

 

Anche su questa lista si sono pronunciati il dott. Nardocci e il Dott. Valeri, spiegando il perché (mai da dare scontato), ciò non sia clinicamente possibile.

 

È una gravissima violazione e dovrebbe essere sancita; perfavore prendiamo una posizione univoca sul tema e rendiamola nota, iniziamo le azioni legali, se il SSN non riesce a comportarsi in modo corretto e univoco.

 

Da: autismo-biologia-bounces a autismo33.it [mailto:autismo-biologia-bounces a autismo33.it] Per conto di daniela marianicerati
Inviato: mercoledì 4 maggio 2016 17:25
A: Autismo Biologia
Oggetto: Re: [autismo-scuola] Re: [autismo-biologia] progetto dell'ISS su osservatorio e diagnosiprecoce

 

Il Mercoledì 4 Maggio 2016 17:01, Carlo Hanau < <mailto:hanau.carlo a gmail.com> hanau.carlo a gmail.com> ha scritto:

 

 

Non dimentichiamo che fino a qualche anno addietro soltanto i casi più gravi di autismo venivano diagnosticati e che alla maggiore età anche chi aveva la diagnosi la perdeva.

 

 

Per chi ha a che fare con adulti con autismo c'é una novitá importante: un libro a loro specificamente dedicato

http://www.erickson.it/Libri/Pagine/Scheda-Libro.aspx?ItemId=41433





Il libro é curato da uno psichiatra, Roberto Keller, che mette in luce le tante criticitá nella attuale prescrizione di psicofarmaci, come la stratificazione polifarmacologica che avviene nel tempo “Bisogna prestare attenzione alle stratificazioni farmacologiche: man mano che i pazienti crescono e cambiano comunità spesso si assiste a un’aggiunta progressiva di medicine, dove tutti aggiungono e nessuno toglie, con la conseguenza di creare talora anche degli effetti collaterali da interazioni farmacologiche”





Ma non si parla solo di psicopatologia e di psicofarmaci. Grande spazio é dato anche a quello che deve restare anche in etá adulta l'asse portante della presa in carico: l'approccio psicoeducativo, l'attenzione all'ambiente di vita, alla programmazione delle attivitá giornaliere di lavoro e di svago. Se la farmacologia é universale, l'approccio riabilitativo risente grandemente del contesto ambientale, per cui é molto importante il fatto che il testo sia nato in Italia e sia frutto del contributo multiprofessionale di esperti italiani, che conoscono le risorse e i limiti del nostro Paese

    Daniela

















 



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