[autismo-biologia] Prevalenza e Fenomenologia dei disturbi Psichiatrici nei disturbi dello spettro Autistico (PFPA)

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Sab 19 Mar 2016 14:22:45 CET


Dall'indaginecompiuta dalla Fondazione Serono nel 2011 
http://www.fondazioneserono.org/disabilita/la-centralita-della-persona/lindagine-sulle-persone-con-autismo-disabilita/tipologia-di-trattamento/

 risultache 

Hannoseguito una terapia farmacologica nell’ultimo anno, per classed’età  della persona con autismo (val.%)


Il7% dai 3 ai 7 anni , il 15% dagli 8 ai 15 anni, il 49% dai 14 ai 20anni e il58%oltre i vent'anni. 

Questaprogressione e' in accordo con le indagini compiute in altri Paesi erispecchia la comparsa e l'aggravarsi di sintomi qualil'aggressivita' auto ed etero diretta e, in generale, l'agitazioneche si aggrava con l'eta'.Parallelamenteall'aggravarsi dei sintomi psichiatrici c' é una diminuzionedell'intensita' della presa in carico da parte del Servizio SanitarioNazionale, che cala progressivamente nel tempo fino a scomparire e alasciare il campo al solo Servizio Sociale, sia esso parte del Comunedomicilio di soccorso e/o dell'ASL o dell'ASP.Nellibro “Il mondo di Sergio” Il protagonista veniva spessoricoverato nel Pronto Soccorso Psichiatrico per comportamentigravissimi di cui erano vittime i genitori, i quali venivanorimproverati perché, essendo il figlio disabile, non doveva andarein Psichiatria. Dove doveva andare? Questo non lo dicevano e nessunolo diceva perche' il posto per lui non esisteva. L'unico ente dipresa in carico dell'adulto gravemente disabile era la famiglia e,data la depressione e la debolezza della madre, il padre. Quando ilpadre ha saputo di avere un cancro, la sola via di uscita gli ésembrata la morte di entrambi. Glipsichiatri adulti non vogliono avere a che fare con gli adulti conautismo, perche' le loro armi principali, la psicofarmacolgia e lapsicoterapia, sono ben poco efficaci in questi casi. Un professoreuniversitario di psichiatria ha recentemente fatto una concessionedando la sua disponibilita' per la categoria degli Asperger, ma nonper la gravissima situazione degli adulti con autismo che presentanogravi difetti di intelletto e di comunicazione, impedendo lapsicoterapia, e che rispondono male agli psicofarmaci. Etutti quegli psicofarmaci chi li ha prescritti? Chi li monitora perdecidere se continuarli, sospenderli, cambiarli, aumentare odiminuire la posologia? Qualche specialista, in considerazionedell'estrema difficolta' della gestione degli psicofarmaci nelladisabilita' mentale, ha avuto la brillante idea di affidare questocompito al medico di medicina generale. Dal momento che la cosa e'tanto difficile e richiederebbe una specializzazione ad hoc esoprattutto una concentrazione di esperienza, bene! La scarichiamo suchi e' sempre presente e non puo' mai dire di no. DirebbeCicerone “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”Aquesta situazione inqualificabile si oppone il progetto di ricercadi Marco Bertelli, che si inserisce in una sua prassi gia' in atto,in modo quanto mai opportuno. Speriamoche gli SMS arrivino numerosi e che si possa finanziare non solo ilpresente progetto che parla di diagnosi, ma anche quello successivoinerente la terapia, che si auspica sia una terapiamultidisciplinare: farmacologica e riabilitativa. Inattesa di nuovi approcci biologici che rendano meno difficile lagestione di tutti i soggetti con autismo, di ogni eta' e gravita'.






 
 

    Il Giovedì 17 Marzo 2016 12:03, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:
 

 Questo e' il titolo di uno dei treprogetti di ricerca, che saranno finanziati con la campagna diraccolta fondi che verra' fatta nella settimana del 2 aprile.Il proponente, Marco Bertelli, e' unodei pochi psichiatri che si ricordano che l'autismo non e' soloinfantile e che gli adulti con autismo non sono da relegare alla meraassistenza e sussistenza, ma anzi presentano problematiche talora diestrema gravita', che devono essere oggetto di terapia farmacologicae riabilitativa da parte di professionisti esperti a cio'specificamente dedicati. Nella settimana del 2 aprile tuttipotremo contribuire alla ricerca, e in particolare a questa ricerca,con gli SMS solidaliDal28 marzo al 3 aprile, iprogrammi TV e Radio della Rai inviteranno il pubblico a sostenerel’a Fondazione donando da fisso e cellulare attraverso il numerosolidale che verrà comunicato attivofino al 6 aprile. Sarà possibile donare 2 euro dacellulare personale TIM, Vodafone,  WIND, 3, PosteMobile,CoopVoce e Tiscali. Oppure 2 o 5 Euro da telefono fisso TIM, Fastweb,Vodafone, TWT e Tiscali.
Eccocome Marco Bertelli descrive il suo progetto di ricerca
La ricerca indica che la compresenza di altri disturbipsichiatrici è uno dei problemi più frequenti dei disturbi delloSpettro Autistico (DdSA), soprattutto nei casi in cui si associDisabilità Intellettiva (DI), con un impatto negativo imponente sulfunzionamento generale, gli interventi terapeutico-riabilitativi esulla qualità di vita. Nonostante ciò gli studi condotti finora suquesto tema sono fortemente limitati sia in quantità che in qualità.Mancano dati precisi sulla presentazione delle condizionipsicopatologiche e conseguentemente sulla loro prevalenza. Talimancanze si ripercuotono anche sull'interpretazione dei comportamentiproblema, troppo spesso considerati espressione di un disturbopsichiatrico e gestiti in prima battuta con interventi farmacologici.Il presente progetto intende contribuire alla conoscenza in questoambito attraverso uno studio osservazionale, analitico, trasversale,volto a rilevare la prevalenza dei vari disturbi psichiatrici nellepersone con DdSA con e senza DI, d’età compresa fra i 14 e i 65anni. A tale scopo verrà utilizzato un sistema di strumentidiagnostico creato espressamente per questa popolazione, denominatoSPAID, che ha già completato il percorso di validazione. Gli ambitidi reclutamento potranno essere vari, dalle strutture residenziali,di diverso livello di concentrazione e indipendenza, a quelleriabilitative, cliniche, fino alle famiglie. Tutte le personeinserite nel campione verranno stratificate in base ai 3 livelli difunzionamento indicati dal DSM-5, alla gravità della DIeventualmente compresente (borderline, lieve, moderato, grave egravissimo), alla tipologia del centro di reclutamento e ad alcunevariabili di background. Per tutte le stratificazioni verrannoprodotte percentuali di prevalenza dei vari disturbi psichiatrici eindicazioni di peculiarità sintomatologica rispetto a quanto notoper la popolazione generale. Un ulteriore obiettivo è rappresentatodall’individuazione di aspetti clinici in grado di migliorare lecapacità di diagnosi differenziale fra DdSA, DI e disturbipsichiatrici co-occorrenti, soprattutto quelli d'ambito psicotico. Adifferenza dei pochi studi simili già condotti in altri Paesi, ilprogetto utilizzerà strumenti e percorsi di valutazione diagnosticacostruiti appositamente per i DdSA e la DI. Per saperne di piu'  http://www.fondazione-autismo.it/wp-content/uploads/2016/03/5fenomenologia_FIA.pdf
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