[autismo-biologia] Re: A cosa arriva la mamma di un adulto con autismo in Toscana

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mer 20 Apr 2016 11:31:00 CEST


Nelmarzo 2007 é uscito il libro “Il mondo di Sergio”di MauroPaissanhttp://www.angsa.it/book/il-mondo-di-sergio/Copiol'inizio della recensione che feci allora.“PerSergio non c’è posto in questo mondo e io, che non l’ho maiabbandonato, lo seguirò ancora, compiendo con questa atroce edisperata opera di misericordia un estremo atto d’amore.” Unpreannuncio di suicidio. Sì. “Il programma era quello. Diuccidermi subito dopo aver ucciso Sergio. Poi è entrata mia moglie ele cose sono andate in modo diverso”
Cosìcomincia “Il mondo di Sergio”, la storia della famigliaPiscitello: padre dentista, madre insegnante e due figli: femmina emaschio, quest’ultimo autistico e sordomuto.
Unastoria durata 39 anni: 39 anni di “dolori, disavventure, conflitti,disgrazie, solitudini, abbandoni, rotture, disperazione” come diceStefano Rodotà nella prefazione.
Ilfiglicidio, che doveva essere seguito dal suicidio, non è statoinnescato da un momento di collera, ma da una lucida decisione : ilfiglio peggiorava; l’aggressività, la distruttività, l’agitazioneincontenibile presentavano nel tempo un crescendo inarrestabile el’unico sostegno a questo figlio sofferente era la famiglia, ovverodue anziani genitori le cui forze andavano spegnendosi. Il padre perdi più aveva una malattia grave. La morte contemporanea di figlio epadre appariva sempre di più la meno peggiore delle soluzioni.”
Paissanconosceva la famiglia in quanto era vicino di casa e ha scritto unlibro realistico, vero, empatico. Idiritti d'autore li ha donati ad una fondazione per il dopo di noi,ma a distanza di sei anni rivediamo lo stesso film: una mamma,abbandonata perché il figlio é troppo grave, ha deciso che l'unicasoluzione possibile é la morte di madre e figlio. Il ServizioSanitario nazionale ha orrore della cronicitá e un adulto autisticoé un cronico perché per definizione l'autismo inizia prima dei treanni, quindi rifugge dal problema e lascia sola la famiglia, che inquesto caso é costituita dalla sola madre.Riuscirannole Istituzioni della civilissima Toscana a offrire qualcosa didiverso dalla morte assistita? I buoni modelli di gestione degli adulti che con sacrificioalcuni privati cittadini hanno dato con la Fondazione Marinohttp://www.fondazionemarino.org/index.php/it/ e Cascina Rossago http://www.cascinarossago.net/rimarranno gocce in un mare di cinismo?


 
 

    Il Martedì 19 Aprile 2016 13:57, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:
 

 Rosemary Mantovani, mamma di Saulo,scrive al papa non piú per chiedere aiuto. Lo ha chiesto tante voltee non l'ha mai ottenuto. Stavolta chiede che il papa comprenda e nonconsideri peccato e anzi l'aiuti a morire insieme al figliohttp://www.pernoiautistici.com/2016/04/rosemary-chiede-al-papa-il-permesso-di-morire-martire-dellautismo/
La donna é abbandonata da tutti, nonriceve aiuto da nessuno nella difficile condizione di vivere sola conun figlio adulto gravemente autistico. Questo avviene non nel Ruanda Urundi onel Burkina Faso, ma in Toscana. Noi tutti speriamo che il papa, ochi per lui, aiuti madre e figlio a vivere dignitosamente e non amorire. E ci chiediamo. Questa situazione é eccezionale o éfrequente? Non ho fatto indagini sistematiche, ma temo che sia moltofrequente. Gli adulti con autismo vengono rifiutati dalleistituzioni preposte alla disabilitá perché spesso hannoproblematiche psichiatriche e dalle Istituzioni psichiatriche perchéspesso hanno disabilitá intellettive. E cosí chi ha piú bisognodi aiuto viene abbandonato alla disperazione con la sola prospettivadi una morte a due, possibilmente assistita e senza troppo dolore.


 


  
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