R: [autismo-biologia] ossitocina

Bice Chini b.chini a in.cnr.it
Gio 29 Ott 2015 11:18:34 CET


Sull’ ossitocina  (neuro peptide del quale mi occupo da svariati anni, soprattutto per quanto riguarda il suo ruolo nel neurosviluppo e la sua farmacologia)  vi segnalo questa recente review di Larry Young (uno dei più importanti ricercatori sui meccanismi di base dell’ azione sull’ ossitocina)

 

 <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26210057> Biol Psychiatry. 2015 Jun 24. pii: S0006-3223(15)00522-3. doi: 10.1016/j.biopsych.2015.06.016. [Epub ahead of print] Statistical and Methodological Considerations for the Interpretation of Intranasal Oxytocin Studies.  <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Walum%20H%5BAuthor%5D&cauthor=true&cauthor_uid=26210057> Walum H1,  <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Waldman%20ID%5BAuthor%5D&cauthor=true&cauthor_uid=26210057> Waldman ID2,  <http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Young%20LJ%5BAuthor%5D&cauthor=true&cauthor_uid=26210057> Young LJ3. Over the last decade, oxytocin (OT) has received focus in numerous studies associating intranasal administration of this peptide with various aspects of human social behavior. These studies in humans are inspired by animal research, especially in rodents, showing that central manipulations of the OT system affect behavioral phenotypes related to social cognition, including parental behavior, social bonding, and individual recognition. Taken together, these studies in humans appear to provide compelling, but sometimes bewildering, evidence for the role of OT in influencing a vast array of complex social cognitive processes in humans. In this article, we investigate to what extent the human intranasal OT literature lends support to the hypothesis that intranasal OT consistently influences a wide spectrum of social behavior in humans. We do this by considering statistical features of studies within this field, including factors like statistical power, prestudy odds, and bias. Our conclusion is that intranasal OT studies are generally underpowered and that there is a high probability that most of the published intranasal OT findings do not represent true effects. Thus, the remarkable reports that intranasal OT influences a large number of human social behaviors should be viewed with healthy skepticism, and we make recommendations to improve the reliability of human OT studies in the future.

 

Secondo questi autori, la maggior parte dei lavori CLINICI sull’ ossitocina sarebbero inconcludenti poichè (nella maggior parte dei casi) il campione statistico è troppo ristretto (o per altri fattori legati al disegno degli studi etc). Tuttavia, a seguito dei report positivi di molti di questi studi pilota, negli Stati Uniti l’NIH ha finanziato con diversi milioni di dollari ($12.6 milioni per l’esattezza!!) uno studio multicentrico su ossitocina ed autismo in cui è previsto l’arruolamento di 300 soggetti ed un trattamento per sei mesi in cross over con ossitocina e placebo, come riportava Alexander Kolevzon, leader  del Seaver Autism Center, Mount Sinai School of Medicine, New York al convegno sull‘autismo organizzato dal dott. Canitano a Siena due settimane fa, al quale ho anche io partecipato come relatore però sugli aspetti di ricerca di base dell’ ossitocina. Lo studio si chiama SOARS e potete trovare informazioni al sito

 

 <https://www.autismspeaks.org/science/science-news/researchers-launch-study-oxytocin-nasal-spray> https://www.autismspeaks.org/science/science-news/researchers-launch-study-oxytocin-nasal-spray

questo studio prevede la partecipazione di cinque centri tra i più importanti degli stati uniti:

*University of North Carolina ASPIRE program, in Chapel Hill and Durham
* The Lurie Center for Autism, Massachusetts General Hospital, Boston
* Seaver Autism Center, Mount Sinai School of Medicine, New York
* Seattle Children’s Research Institute
* The Vanderbilt Treatment and Research Institute for Autism Spectrum Disorders, Nashville

 

Lo studio è tuttora in corso (il numero dei pazienti da arruolare è molto alto (300) e il trattamento (6 mesi + 6 mesi) molto lungo) ma speriamo di vederne i risultati nel giro dei prossimi uno/due anni. Intanto, moltissimo ci sarebbe da fare per chiarire come funziona l’ ossitocina nel neurosviluppo, conoscenze che potrebbero aiutare nel mettere a punto e guidare l’ottimizzazione della terapia, ma purtroppo i finanziamenti in Italia mancano invece in maniera veramente drammatica (e a volte sono purtroppo ancora distribuiti con modalità arbitrarie) nonostante avremmo tutti gli strumenti e soprattutto tutte le competenze farmacologiche accumulate in circa vent’anni di ricerca in questo specifico settore, per poterli condurre. 

 

Cordiali saluti

Bice Chini

 

 

Bice Chini  MD, PhD

CNR Institute of Neuroscience

via Vanvitelli 32 Milan Italy

b.chini a in.cnr.it

phone 39 02 5031 6958

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da: autismo-biologia-bounces a autismo33.it [mailto:autismo-biologia-bounces a autismo33.it] Per conto di Visconti Paola
Inviato: giovedì 29 ottobre 2015 09:00
A: daniela marianicerati
Cc: Autismo Biologia
Oggetto: R: [autismo-biologia] ossitocina

 

ottima la sintesi di Daniela . D'accordo come per tanti altri paramwentri che i sottogruppi debbano esere il più possibile omogenei e non ci debbano essere inteferenze di altri farmaci 

P.Visconti

----- Messaggio originale -----
Da: daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it>
A: Autismo Biologia <autismo-biologia a autismo33.it>
Inviato: Wed, 28 Oct 2015 18:52:27 +0100 (CET)
Oggetto: [autismo-biologia] ossitocina

E' uscita ieri la notizia che segue

Virgilio
Notizie del 27-10-2015

Spray
nasale aiuta disturbi di relazione pazienti autistici

ROMA.
Una somministrazione di ossitocina - ormone dell'affetto e della
fiducia - attraverso uno spray nasale nel giro di poche settimane
migliora molti disturbi tipici dell'autismo, sia della socialità,
sia di tipo comportamentale ed emotivo. È il promettente risultato
di uno studio pilota condotto da Adam Guastella su 31 giovanissimi
pazienti (di 3-8 anni) presso l'Università di Sidney e pubblicato
sulla rivista Molecular Psychiatry. L'ossitocina è un ormone
importantissimo nelle interazioni sociali, nei legami affettivi e
anche nel forte legame madre-figlio che si instaura sin dalla
nascita. È proprio di questa settimana la scoperta dell'italiano
Daniele Piomelli (su Pnas) che l'ossitocina stimola la socialità
attraverso un interruttore nel cervello chiamato anandamide, quindi
del meccanismo d'azione con cui l'ossitocina esercita i suoi effetti
pro-sociali. È inoltre da anni che si punta all'utilizzo di
ossitocina per curate disturbi della sfera della socialità (ansia
sociale etc) e una formulazione spray a base di ossitocina è già
approvata per uso clinico dall'Fda, l'organo regolatorio sui farmaci
statunitense. Di recente l'italiana Angela Sirigu che lavora a Lione
ha testato lo spray su pazienti con la sindrome di Asperger, una
forma lieve di autismo caratterizzata proprio da difficoltà di
relazione. Lo studio australiano segna un ulteriore passo avanti in
questa direzione perché ha coinvolto 31 piccoli soggetti autistici
somministrando loro lo spray due volte al giorno per cinque
settimane. Analizzati sotto il profilo psicologico, comportamentale
ed emotivo dopo il breve periodo di trattamento, i piccoli pazienti
hanno mostrato dei miglioramenti tangibili sia sul fronte
relazionale, sia comportamentale ed emotivo nell'interazione con le
famiglie e con i terapisti. (ANSA).



Il lavoro originale da cui la notizia
prende spunto e' il seguente

The effect of oxytocin nasal spray on
social interaction deficits observed in young children with autism: a
randomized clinical crossover trial , CJ Yatawara , SL Einfeld, IB
Hickie , TA Davenport and AJ Guastella, Molecular Psychiatry advance
online publication, 27 October 2015; doi:10.1038/mp.2015.162

L'articolo si puo'leggere integralmente
al link
http://www.nature.com/mp/journal/vaop/ncurrent/pdf/mp2015162a.pdf

Si tratta di una sperimentazione in
doppio cieco cross over su 31 bambini dai 3 agli 8 anni con diagnosi
di Autistic Disorder, Asperger’s Disorder or Pervasive
Developmental Disorder-Not Otherwise Specified (PDD-NOS) secondo il 
DSM-IV-TR.

Il disegno sperimentale e' corretto,
rispetta cioe' i criteri accettati dalla comunita' scientifica
internazionale per la sperimentazione dei farmaci.

Vediamo quali sono i risultati.

Su 5 test usati per misurare eventuali
miglioramenti dopo 5 settimane di ossitocina confrontati con il
placebo solo uno (SRS-P) ha mostrato risultati migliori rispetto al
placebo, con una differenza  significativa (P <
0.05)

The first was change in
caregiver-rated social responsiveness on the SRS-P Using a fourpoint
Likert scale, the SRS-P assesses a child’s social awareness, social
information processing, capacity for reciprocal social communication,
social anxiety avoidance, autistic preoccupations and traits, and
total social impairment. 

Scores range from 0 to 195 (M =
50.0; s.d. = 10.0) and higher scores indicate greater impairment.

Experimenter-rated impressions of
clinical global improvement were significantly greater for oxytocin
(72%, 21/29) compared with placebo (41%, 12/29, X2 = 5.15, P <
0.05).

Le impressioni di un miglioramento
globale da parte dei genitori o chi per loro erano di 21 su 29 per
l'ossitocina e 12 su 29 per il placebo.

Effetti collaterali

The most frequently reported adverse
events were increased thirst as well as increased day/nighttime
urination and constipation, and these adverse events were reported by
twice as many participants during oxytocin (10 reports) than placebo
(five reports)

Inefficacia sul secondo outcome e sugli outcome secondari

There was, however, no influence of
oxytocin on our second primary outcome, caregiver reports of the
severity of repetitive behavior or our other secondary outcome
measures.

Eventi che hanno causato l'interruzione della sperimentazione

Three out of 39 participants also
showed evidence of hyperactivity or aggression during dose
escalation, with two of the three cases assigned to oxytocin.

Insomma la lettura dell'articolo
originale evidenzia risultati molto modesti dell'ossitocina rispetto
al placebo. Il campione era molto eterogeneo con numerosi bambini che assumevano farmaci (antiepilettici, antipsicotici, melatonina, SSRI, atomoxetina). Forse andrebbero compiute sperimentazioni su gruppi piu' omogenei per verificare se qualche sottogruppo risponde meglio alla ossitocina.



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