[autismo-biologia] integratori

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 1 Dic 2015 17:43:43 CET


Tra imicronutrienti che sono stati oggetto di studio in rapporto con l'autismo un posto di rilievo spetta alla vitamina D. Essendo il numerodi studi abbastanza rilevante e' stato possibile fare una metanalisi,come risulta dal seguente lavoro di cui riporto l'abstract.
EurChild Adolesc Psychiatry. 2015Oct 29. [Epub ahead of print]
Serumconcentration of 25-hydroxyvitamin D in autism spectrum disorder: asystematic review and meta-analysis.
  Wang T, Shan L, Du L, Feng J, Xu Z, Staal WG, Jia F. 
Abstract

Vitamin D may play an important role in theetiology of Autism Spectrum Disorders (ASD). Vitamin D is regarded asa neuroactive steroid affecting brain development and function. Itplays an essential role in myelination, which is important forconnectivity in the brain. Studies have shown that decreased vitaminD levels in patients, decreased maternal vitamin D levels duringpregnancy, and decreased exposure to solar UVB might increase therisk for ASD. In addition, autism symptoms and global functioning mayimprove after vitamin D supplementation. Here, we sought to aggregateinformation from previous publications on vitamin D levels and ASD,in order to achieve a higher statistical power and thereby todetermine the validity of vitamin D deficiency as a risk factor forASD. For this meta-analysis, 11 studies met the inclusion andexclusion criteria, accounting for a total of 870 ASD patients and782 healthy controls. Levels of serum 25(OH) D in participants withASD were significantly lower than controls, suggesting that lowervitamin D level might be a risk factor for ASD.
La carenza di vitamina D sarebbe un fattore dirischio per autismo in gravidanza e un fattore di peggioramento deisintomi nel bambino affetto. Degno di nota il fatto che vi sarebbeuna correlazione tra entita' del deficit e gravita' dei sintomi. Themean 25-OHD levels in patients with severe autism were significantlylower than those in patients with mild/moderate autism. Serum 25-OHDlevels had significant negative correlations with Childhood AutismRating Scale (CARS) scores. (Saad KS et al, VitaminD status in autism spectrum disorders and the efficacy of vitamin Dsupplementation in autistic children, NutrNeurosci. 2015Apr 15. [Epub ahead of print])Ancora  piu' interessante il fatto che con lacorrezione del deficit vitaminico si e' avuto un miglioramento deisintomi Collectively, 80.72% (67/83) of subjects who receivedvitamin D3 treatment had significantly improved outcome, which wasmainly in the sections of the CARS and aberrant behavior checklistsubscales that measure behavior, stereotypy, eye contact, andattention span.
La vitamina D proviene dal cibo edall'esposizione al sole in quanto i raggi ultravioletti netrasformano la forma inattiva nella forma attiva.I cibi che maggiormente la contengono sonopescigrassi come aringhe, sgombri, salmone, sardine e merluzzo;   
 olio di fegato di merluzzo;  latte e latticini;  uova;  verdure a foglia verde.Bisognaquindi fare attenzione ai potenziali danni della dieta senza caseina(immeritatamente tanto popolare) e all'azzeramento da parte di moltidel consumo di pesce,  per paura dell'inquinamento da mercurio.
Leconseguenze pratiche di quanto sopra, prima che a livello di ricerca, sono a livello di pratica clinica. Se la carenza di vitamina D e'frequente nelle persone con autismo sarebbe bene praticarne ildosaggio nel sangue e correggerne l'eventuale carenza. Questo nonsarebbe ricerca, ma normale routine clinica. In presenza di undocumentato deficit di un nutriente non sarebbe etico noncorreggerlo.  Orasarebbe utile confermare, e questo sarebbe davvero una bella novita',  il miglioramento dei sintomi propri dell'autismo dopo la correzionedel deficit. Questo sarebbe un promettente campo di ricerca.  


    Il Mercoledė 23 Settembre 2015 15:02, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:
 

 Stadiventando sempre piu' frequente il ricorso alla medicina cosiddettanaturale, vale a dire l' uso di sostanze che si trovano normalmentein natura, e in particolare nei cibi, a scopo di integrare l'alimentazione, ma anche per curare i sintomi piu' disparati.Tragli integratori un posto di rilievo occupano vitamine e minerali. Iprodotti che contengono vitamine e minerali vengono in parteacquistati direttamente dagli utenti in modo tradizionale o viaInternet, in parte prescritti dai medici, talora con l'intento disfruttarne l'effetto placebo, nella convinzione che tali sostanzesiano quanto meno innocue e che la prescrizione rispetti la regola del “Primum non nocere”InUSA il consumo di integratori e' notevole anche nei bambini sani (31% ) e aumenta nei bambini con disturbi dello spettro autistico(56%). Verosimilmente la situazione non e' molto diversa per ibambini con autismo italiani . Non saprei se il consumo di integratori sia diffuso anche per i bambini senza particolariproblemi in Italia.StewartPA. E colleghi ( Dietary Supplementation in Children with AutismSpectrum Disorders: Common, Insufficient, and Excessive. Journalof the Academy of Nutrition and Dietetics. 2015. June 4) hannoimpostato uno studio finalizzato a documentare assunzioni carenti oeccessive di vitamine e minerali da parte dei bambini con disturbidello spettro autistico.L'ipotesi di partenza e' che i bambini conautismo possano avere una dieta squilibrata a causa del grandeconsumo di integratori da un lato e delle frequenti abitudinialimentari selettive e monotone dall'altro. Nello studio sono statiarruolati 288 bambini con autismo dai 2 agli 11 anni provenienti dadiversi stati USA. Gli integratori piu' frequentemente somministratisono risultati polivitaminici e minerali. 
Lostudio e' consistito nel fare compilare a tutti gli adulti che somministravano il cibo ai bambini un diario di tre giorni consecutivisia degli alimenti che degli integratori. Uno staff di nutrizionistideduceva dal diario alimentare la dose media giornaliera dellesingole vitamine e dei singoli minerali e la confrontava con i limitiinferiori e superiori degli standard consigliati (Dietary ReferenceIntakes (DRIs) ) . Lostudio ha evidenziato che i supplementi portavano ad una eccessivaintroduzione: di vitamina A, folato e zinco in tutto il campione; divitamina C e rame nei bambini dai due ai tre anni e di manganese erame nei bambini dai 4 agli 8 anni.Vi erainvece una assunzione insufficiente di: vitamina D, calcio, potassio,acido pantotenico e colina.Imicronutrienti che venivano piu' consumati con la dieta erano glistessi che piu' frequentemente si trovavano negli integratori.
Gliautori dicono che poco e' stato pubblicato sugli effetti a lungotermine di una eccessiva assunzione di micronutrienti sulla salute esul comportamento. Una sostanza che pero' desta particolarepreoccupazione e' la vitamina A, soprattutto quando somministratacome retinolo, i cui effetti indesiderati possono essere: nausea,cefalea, stanchezza, perdita dell'appetito, disturbi psichiatrici,osteoporosi e irritabilita'.
Perquanto riguarda i micronutrienti assunti in quantita' inferiori aquelle minime raccomandate, gli autori ritengono che sianopreoccupanti soprattutto le insufficienze di calcio e vitamina D, mamettono in guardia contro l'assunzione di integratori, soprattuttoper la vitamina D, di cui e' nota la possibilita' di ipervitaminosi.Persopperire alle carenze sono opportuni aggiustamenti dietetici e, perla vitamina D, l'esposizione al sole. 
Commentimiei
L'articolo mi ha deluso in quanto dal titolo mi aspettavo che, oltre almonitoraggio dell' assunzione dei micronutrienti, gli autori avesseroindagato anche le eventuali ripercussioni biochimico – clinichedella scarsa o eccessiva presenza dei micronutrienti nell' organismo. Inparticolare, trattandosi di bambini con una disfunzione cerebralepiu' o meno estesa, mi aspettavo che si cercasse una correlazionetra anomalie nutrizionali e disturbi in ambito psichico, come adesempio irritabilita', insonnia o disattenzione, se non proprio acarico dei sintomi propri dello spettro autistico. Sarebbestato ancora piu' interessante monitorare l'eventuale regressione deisintomi con la correzione degli squilibri biochimici. Lostudio si e' limitato a fare una fotografia dell'alimentazione e aconfrontarla con i parametri di riferimento standardizzati per eta'.Nonsi fa cenno all'ipotesi che alcuni sottogruppi di bambini con autismopossano beneficiare di dosi di micronutrienti superiori a quellestandard.Dadecenni studiosi autorevoli dicono che la somministrazione di dosifarmacologiche di vitamina B6 e Magnesio merita di essere indagatacon sperimentazioni randomizzate controllate, in quanto ci sononumerose testimonianze aneddotiche di miglioramenti e alcunesperimentazioni con risultati positivi, ma eseguite con unametodologia non soddisfacente.LaCochrane Collaboration ha fatto numerose revisioni di talisperimentazioni, ritenendo promettente tale terapia, per cui aconclusione di ogni revisione raccomanda di progettaresperimentazioni di buona qualita' metodologica. Furtherresearch using larger, well-designed trials is needed. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/14651858.CD003497.pub2/abstract?userIsAuthenticated=false&deniedAccessCustomisedMessage=
 

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