[autismo-biologia] articolo su La Stampa del 30 aprile

Carlo Hanau hanau.carlo a gmail.com
Gio 1 Maggio 2014 14:29:08 CEST


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Press-In anno VI / n. 1034
La Stampa <http://www.pressin.it/elenco.php?idtestata=55> del 30-04-2014
"Staminali per i bambini autistici". La rotta della disperazione Bari-Kiev
Uno psichiatra pugliese il nuovo Vannoni: le famiglie pagano 12 mila euro a
viaggio.

In teoria, l'indirizzo giusto sarebbe via Bari 29. Così dice il biglietto
da visita. Ma il mondo del dottor Nicola Antonucci, «specialista in
psichiatria», è nascosto dietro un portone condominiale al civico 27.
Chissà perché. Dalla strada non si vede niente. All'interno, c'è una
villetta in affitto di un color rosa antico, fra palme e pini marittimi. E
sul cancello, la targhetta: «Biomedical Center, for autism research and
treatment». Qui si viene a cercare una cura per l'autismo, quella che la
medicina ufficiale non può offrire.

E partendo da qui, si può organizzare un viaggio in Ucraina, per sottoporre
un figlio malato a un trattamento a base di cellule staminali. Dodicimila
mila euro a infusione, compresi i biglietti aerei, due notti in hotel e
rimborso spese per il medico accompagnatore. Antonucci, appunto. Perché nel
ramo non c'è solo Davide Vannoni, l'inventore del metodo Stamina, che la
procura di Torino ritiene una truffa. Il mondo dei venditori di miracoli è
affollatissimo.

«Mi sono rivolto al dottor Antonucci dopo aver provato tutte le altre
strade», dice Rocco Urcioli. È il padre di un bambino autistico che si
chiama Bryan. Ed è, anche, di una sincerità disarmante: «Abbiamo tentato
tutte le strade del mondo, per mio figlio. In questi anni ho speso non meno
di 300 mila euro. Ho sentito Vannoni al telefono, ma a pelle non l'ho
trovato simpatico. Mi sono rivolto al padre francescano Giovanni De Luca,
che gestisce Villa Floria a Mignano di Montelungo. Abbiamo portato Bryan
dal dottor Montinari, che cura l'autismo con l'omeopatia, ma il suo
carattere spigoloso è entrato in rotta di collisione con quello di mia
moglie. Alla fine, abbiamo conosciuto il dottor Antonucci... E non sono
pentito del tentativo».

Come è andata in Ucraina? «Lì c'è una specie di banca delle staminali. La
prima infusione è stata molto utile, a mio parere. La seconda non ha
prodotto alcun effetto». Ti racconta di questo viaggio verso Kiev, con la
moglie Ivana, Bryan e il professor Antonucci: «La prima volta in una
clinica molto fatiscente, quasi spaventosa. La seconda in un centro moderno
e attrezzato. Preparano la flebo, non è possibile controllare il contenuto.
Poi fanno alcune iniezioni al livello dell'addome. Un'operazione rapida,
dura mezza mattinata. La prima volta Bryan ha iniziato a sudare tantissimo,
mandava un cattivo odore. Si è scatenata una reazione chimica, che ha messo
in moto dei processi cognitivi. Ne siamo convinti. La seconda iniezione,
invece, nulla. Nessun cambiamento. Niente. Come se gli avessero dato da
bere un bicchiere d'acqua...».

Sul web, il nome del dottor Antonucci compare come referente italiano del
progetto «EmCell». Ci sono rappresentanti in diverse parti del mondo: Cina,
Emirati Arabi, Finlandia, Cipro, Corea. Basta chiedere. Ecco la lista delle
malattie che ti promettono di curare con un'infusione: Aids, anemia,
cancro, artrite reumatoide, disfunzione erettile, Alzheimer, Parkinson,
Sla, colite ulcerosa, malattie del fegato, menopausa precoce. Ma i «top-6
trattamenti», i più richiesti, a quanto pare, sono: autismo, diabete,
sclerosi multipla, distrofia muscolare, cuore e ringiovanimento. Dove
finiscono le risposte ufficiali, incominciano loro.

«È vero, ho accettato di mettere il mio nome e di essere il rappresentante
italiano di EmCell - dice il dottor Antonucci - ma ci tengo a precisare una
cosa importante: io non prescrivo trattamenti con le staminali, io
accompagno i genitori che me lo chiedono». La sottigliezza viene
specificata in video, via Skype, perché anche oggi Antonucci è in Ucraina.
La sua segretaria, ci aveva informato: «La prima visita costa 180 euro. Il
dottor Antonucci gira l'Italia. Si appoggia a diverse strutture. Alla Croce
rossa di Settimo Torinese, al centro Prosperius di Firenze, certe volte
visita in albergo. Venerdì sarà a Catania, la prossima settimana a
Bergamo...». Oggi, intanto, ci parla da Kiev. Nell'inquadratura telefonica
si intravede una stanza spoglia. Ha un paio di occhiali da vista con la
montatura spessa. «Ho iniziato a interessarmi di autismo quando è nata mia
figlia - dice - anche lei è affetta da questa malattia. Sono entrato in
contatto con il dottor Jeff Bradstreet di Atlanta. È stato lui il primo a
parlarmi della possibilità di ricorrere alle staminali. Cellule anti
infiammatorie passepartout, così vengono chiamate. Ecco perché vengono
utilizzate in tanti trattamenti diversi». Gli chiediamo: quanti bambini
italiani ha portato a Kiev? «In tutto sei», risponde. Quanto guadagna per
questo tipo di lavoro? «Nulla - giura Antonucci - chiedo solo un rimborso
spese». Non ha paura di finire nella categoria degli stregoni-ciarlatani?
«In Ucraina il trattamento è legale. Ma so di muovermi in una zona grigia,
anche se non spingo i pazienti. Ripeto: accompagno chi vuole andare, faccio
da tramite. Sono infusioni di cellule staminali fetali. Non credo siano
miracolose, ma penso che la teoria di fondo sia molto valida. Supportano il
sistema immunitario. Direi che il cinquanta per cento dei bambini ha avuto
benefici significativi». Anche qui, non ci sono riscontri scientifici. Non
si conosce il contenuto delle infusioni. Si pagano molti soldi, fuori da
qualsiasi controllo. Anche qui, si incrociano tantissimi genitori lasciati
soli con il loro dramma. Forse è proprio questa la materia prima di cui si
nutrono queste «storie staminali»: la solitudine. Una televisione tedesca
ha girato un documentario a Kiev intitolato «I bambini cavie». Anche la Bbc
ha dedicato un reportage a questi viaggi. Si chiama «Last Hope Clinic», la
clinica dell'ultima speranza.

@NiccoloZancan


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Commenti
I giornalisti possono intervistare i genitori che si fanno trovare accanto
ai ciarlatani, che in qualche modo sono soddisfatti delle loro "cure".
Molto più difficile trovare coloro che non essendo soddisfatti si sono
allontanati da queste esperienze e se ne vergognano, perché si sono accorti
di avere buttato soldi per nulla. Poiché tutti gli interventi, compreso
quelli assolutamente inefficaci, hanno l'effetto placebo, si seleziona
intorno ai ciarlatani un gruppetto di genitori contenti, che servono come
ottima esca per i genitori nuovi. La catena di S.Antonio prosegue
all'infinito, se i genitori nuovi non fanno tesoro dell'esperienza del
passato, che si può trovare soltanto nelle associazioni che hanno una lunga
storia, come l'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, che
esiste da un trentennio ed è la più radicata nel nostro territorio.
Cordiali saluti Carlo Hanau Docente di statistica medica, Università di
Modena e Reggio Emilia

Commento di Carlo - 01/05/2014 ore 14:26

-- 
Prof. Carlo Hanau
docente di Statistica medica
e di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari
Dipartimento di Educazione e Scienze umane
Università di Modena e Reggio Emilia
via Allegri, 9
42121 Reggio Emilia
Università di Modena e Reggio Emilia, tel.0522 523137
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