[autismo-biologia] Fatti di Grottammare

Liana Baroni baroniliana a gmail.com
Mer 16 Lug 2014 19:04:40 CEST


 *Sfruttando alcuni suggerimenti che venivano dalla lista e da
osservazioni, come quelle di Paola Montanari, ho inviato ad alcune testate
il seguente comunicato:*

*Siamo alle solite: **maltrattamenti e sequestro di persona**. *Con queste
pesanti accuse sono stati *arrestati *dai  carabinieri di San Benedetto del
Tronto*, **cinque educatori* in servizio nel *Centro socio-riabilitativo
per  giovani disabili 'Casa di Alice' di Grottammare* (AP) gestito dal
Comune attraverso una cooperativa esterna. Il centro ospita *persone
affette da autismo** di età compresa dagli 8 ai 20 anni ed è stata
sequestrata una *cosiddetta "stanza di contenimento" buia e stretta, dove *i
ragazzi venivano denudati e rinchiusi,  e per rispetto della loro dignità**
tralascerò di ripetere  quanto avveniva all’interno. Stiamo parlando di
giovani con autismo estremamente severo, dato che si parla di ricoveri ,
anche a tempo parziale , per ragazzini ancora in età scolastica.
*Tuttavia  hanno
spiegato il pm e i carabinieri nel corso di una conferenza stampa, *nei
disabili c'era una ''totale assenza di comportamenti violenti o di azioni
che giustificassero il loro 'contenimento',* all'interno di quell'ambiente,
usato come strumento per reprimere e punire la “vivacità dei ragazzi

*La notizia è agghiacciante, anche perché questa era una struttura
modello:  struttura del Comune, con gestione  a una coperativa, di  piccole
dimensioni (12 ospiti dagli 8 ai 20 anni) con  carta dei servizi  visibile
su internet, nata con ottimi propositi e buone scelte
educative-riabilitative.*



*Come si può, con queste  buone premesse, arrivare a situazioni di tale
gravità? Come è possibile  evitare o prevenire queste aberrazioni? Una
ricetta sicura non c’è, ma qualche osservazione la possiamo fare.*

   1.

   *Formazione su tutto: tecniche di abilitazione in autismo, metodi
   comportamentali come raccomandati dall’Istituto Superiore di Sanità nella
   Linea Guida 21; formazione anche  sulle tecniche contenitive che possono
   essre usate come “ultima ratio” quando il resto  non ha funzionato.  Tale
   formazione è richiesta per legge  in alcuni Stati nelle cui strutture
   scolastiche o residenziali il contenimento può essere fatto solo da
   personale formato appositamente. Ci dice Angela Ottaviani, psicologa
   italiana che lavora in Inghilterra “ Esiste un **documento fondamentale
   l'IMP o  Individual Management Plan, un profilo del singolo, dove vengono
   delineati  comportamenti, i fattori scatenanti, notizie su eventuali
   condizioni  mediche, problemi sensoriali, interessi e attività preferite
   dell'allievo, strategie di  contenimento fisico privilegiate.  I genitori
   approvano o disapprovano, aggiungono suggerimenti e modifiche e autorizzano
   il loro uso. Ogni incidente dove si è dovuti arrivare al  contenimento
   fisico, viene documentato in un "libro" dove vengono descritti  fattori
   scatenanti  e viene motivato l'utilizzo del physical  restraint  per
   assicurare la sicurezza e  salvaguardia  dell'alunno o dei suoi compagni o
   degli educatori”. **Credo che solo a queste condizioni possano essere
   accettate tali tecniche di contenitive sperando che si diffonda anche in
   Italia una formazione adeguata.*
   2.

   *Apertura verso il territorio nei due sensi dall’interno verso l’esterno
    e viceversa. Riferendosi ad un semiresidenziale come in questo caso,
   devono essere previste  nei programmi educativi frequenti uscite di
   collaborazioni in attività con  strutture territoriali come quelle dei
   Centri Giovanili, Centri anziani, colle associazioni di Volontariato, con
   le occasione sociali come feste, sagre, oppure progetti come Ausilio in
   cui  i giovani della struttura diventano risorsa del territorio nel fare e
   portare la spesa o medicinali  a chi è impossibilitato a muoversi, etc.
   Analogamente le strutture  possono invitare la cittadinanza al loro interno
   in varie occasioni. *
   3.

   *La tecnologia mette a disposizione vari aiuti, come le telecamere,
   anche a disposizione dei genitori. **Non so se l'uso delle telecamere
   possa essere sufficiente a garantire una maggiore sicurezza a tutte quelle
   categorie di persone, disabili, minori, anziani, che non sono in grado di
   provvedere da soli alla propria incolumità. Ma è certo che noi genitori
   abbiamo il diritto di avere informazioni precis**e e puntuali, a 360 °
   riguardo *
*gli ambiti frequentati dai nostri figli, nella scuola, nelle strutture
   riabilitative, sportive o quant'altro. E’ ora di iniziare ad avere
   tolleranza zero nei confronti di chi si oppone a prevenire situazioni
   simili.*
   4.

   *presenza attiva dei genitori, che mi appare fondamentale. I genitori
   hanno il compito di difendere i figli in ogni situazione in cui non sono
   rispettati i loro diritti  *

*La situazione delle persone con autismo è pertanto di particolare gravità
per i loro comportamenti, per la indisponibilità di farmaci efficaci,  per
i *deficit  non tanto del linguaggio, quanto della comunicazione “in toto”,
che impedisce loro di  denunciare i maltrattamenti subiti.

*Sta per essere presentata in Senato una legge che stabilisce alcuni punti
fermi sul trattamento delle persone con autismo: speriamo che possa al più
presto divenire legge e migliorare la qualità di vita delle persone con
autismo, sia bambini che adulti.*

*Prof. Liana Baroni*

*Presidente Angsa Onlus*





*L’Angsa è  impegnata a dare speranze di un futuro sereno e dignitoso alle
persone con autismo, tutelando i loro diritti ad avere una diagnosi, ad
avere un trattamento riabilitativo, ad essere inclusi nella società, ad
avere un’educazione, un inserimento lavorativo adeguato alle potenzialità,
una vita dignitosa e il più possibile autonoma *
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