[autismo-biologia] pesticidi: la parola all'esperto di statistica

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mer 9 Lug 2014 20:03:50 CEST


 
Dopo i metalli pesanti e le  polveri sottoili, lo studio CHARGE (Childhood Autism Risks from Genetics
and Environment) ha preso in considerazione l’esposizione ai pesticidi nei tre
mesi antecedenti il concepimento e nella gravidanza. Le sostanze prese in considerazione
sono state: “organophophates, organochlorines, pyrethroids, and carbamates”
Lo studio ha messo in relazione  la presenza  di ADS (Autismo Spectrum Disorders) e DD (Developmental Delay)  con la distanza tra la residenza della madre
durante la gravidanza e nei tre mesi prima del concepimento e il luogo di
erogazione di pesticidi per l’agricoltura.
Lo studio conferma la presenza di una correlazione tra
disturbi del neurosviluppo ed esposizione gestazionale ai pesticidi, in
particolare agli organo fosfati, e fornisce nuovi risultati su una associazione
tra ASD e DD con , rispettivamente, piretroidi e carbamati.
 
Questi dati
sono pubblicati nell’articolo Shelton JF, Geraghty EM, Tancredi DJ, Delwiche
LD, Schmidt RJ, Ritz B, Hansen RL, Hertz-PicciottoI.Neurodevelopmental Disorders and
Prenatal Residential Proximity to Agricultural Pesticides: The CHARGE
Study. Environ Health Perspect; 23 June 2014 leggibile integralmente al
link http://ehp.niehs.nih.gov/1307044/
 
Trattandosi di un raffinato studio statistico, ho chiesto ad
Emanuela Pipitone, esperta di statistica medica e coautrice di numerosi lavori
clinico – statistici, tra cui “Ghezzo A et al., PLoS ONE, vol. 8, no. 6,
e66418, 2013”, di leggerlo per noi, di tradurci l’abstract e di riportare
alcuni commenti in merito ai punti di forza e di debolezza dello studio.
Ecco il suo contributo
 
 
Abstract
Background: L'esposizione
gestazionale a diversi pesticidi agricoli comuni può indurre neurotossicità sullo
sviluppo umano, ed è stata associata con il ritardo dello sviluppo e l'autismo.
 
Obiettivi: valutare se
l'essere residenti vicino a luoghi in cui si fa uso di pesticidi agricoli
durante la gravidanza sia associato a disturbi dello spettro autistico (ASD) o
a ritardi dello sviluppo (DD), nell'ambito dello studio CHARGE. Metodi: CHARGE
è uno studio di popolazione di tipo caso-controllo che indaga l'ASD ed il
ritardo dello sviluppo (DD), ponendoli a confronto con lo sviluppo tipico. I
dati sull'utilizzo di pesticidi commerciali ottenuti dal “Report sull'uso dei
pesticidi in California“ (1997-2008) sono stati “linkati” agli indirizzi di
residenza delle 970 partecipanti allo studio, durante la gravidanza. I kg di
principio attivo presenti negli organofosfati, organoclorurati, piretroidi e
carbammati sono stati misurati, in maniera aggregata, all'interno di un raggio
di 1.25 km, 1.5 km e 1.75 chilometri dalla residenza. Il modello di regressione
logistica multinomiale è stato utilizzata per stimare l'odds ratio (OR) delle
donne esposte ai pesticidi durante la gravidanza che hanno avuto bambini con
diagnosi di autismo confermata (n = 486), di DD (n = 168) a confronto con
quelle che hanno avuto bambini con sviluppo tipico (n = 316). 
 
Risultati: circa un terzo
delle madri dello studio CHARGE vivevano, durante la gravidanza, entro 1,5 km
da un luogo dove erano stati utilizzati pesticidi agricoli. La vicinanza del
luogo di residenza delle madri, in un qualsiasi periodo durante il periodo
gestazionale, a zone con presenza di organofosfati è risultata associata ad un
incremento del rischio del 60% di avere bambini con ASD, il rischio risulta più
elevato se l'esposizioni è avvenuta durante il terzo trimestre [OR = 2.0,  intervallo di confidenza (CI) al 95% = (1.1,
3.6)] ed il secondo trimestre per chi risiedeva nelle vicinanze di luoghi in
cui era stato utilizzato il pesticida “chlorpyrifos”: OR = 3.3 [95% CI = (1.5, 7.4)]. I nati da madri che, appena
prima del concepimento o durante il terzo trimestre di gravidanza, risiedevano
vicino ai luoghi in cui erano stati utilizzati insetticidi piretroidi erano a
maggior rischio sia per l'ASD che per il DD, con OR che variano tra 1,7 e 2,3.
Il rischio di DD risultava aumentare in vicinanza delle zone in cui erano
utilizzati i carbammati, ma nessun periodo specifico di vulnerabilità è stato
identificato.
 

Conclusioni: Questo studio sull'ASD conferma le evidenze già riscontrate
che collegano i disturbi dello sviluppo neurologico con l'esposizione ai
pesticidi nel periodo gestazionale ed, in particolare, agli organofosfati e
fornisce nuovi risultati riguardo l'esistenza di un'associazione di ASD e DD
con, rispettivamente, piretroidi e carbammati. 
 
Altri commenti
Poichè questo studio  si è avvalso di una metodologia statistica
per pesare in modo appropriato i soggetti che hanno partecipato allo studio, i
risultati riscontrati possono essere riportati all'intera popolazione di
riferimento, oltre al fatto di avere prestato particolare attenzione ai
possibili confondenti  usando una metodologia
statistica appropriata. I confondenti che, con queste tecniche, sono  risultati essere quelli da tenere in
considerazione (per cui il modello di regressione è stato “aggiustato”)  sono: titolo di studio del padre, proprietà
della casa, luogo di nascita della madre, assunzione prenatale da parte delle
madri di vitamine ed anno di nascita del figlio.
L'età della madre, anche se è
noto essere un fattore di rischio per l'autismo, non è risultata
significativamente diversa tra casi e controlli in questo studio CHARGE, perché
le madri dei soggetti con sviluppo normale, partecipanti al progetto, erano più
anziane rispetto alla popolazione generale.
Nella discussione gli autori
scrivono i punti di forza del loro studio, che sono anche l'avere considerato i
casi ASD confermati da un controllo prima dell’arruolamento nello studio e
nell'avere raccolto più informazioni possibili sui cambi di residenza durante
la gravidanza, per ridurre i casi di  misclassificazione rispetto all'esposizione. 
Le limitazioni, invece,
riguardano sempre la misura dell'esposizione, poiché non ricomprende tutte le
possibili fonti, in particolare quelle non di fonte legata all'agricoltura (ad
esempio: uso istituzionale dei pesticidi vicino alle scuole), uso indoor nella
propria abitazione, uso professionale di pesticidi attorno al luogo di residenza,
così come fonti alimentari. A questo si possono aggiungere possibili errori
presenti nel database di riferimento utilizzato (“Report sull'uso dei pesticidi
in California“/ California Pesticide Use Report (1997-2008)”), oltre
all'assunzione di base che la diffusione dei pesticidi fosse uniforme
nell'ambito dei raggi di azione considerati e possibili errori nella
geo-codifica dei dati. Inoltre, anche se si sono tenuti in considerazione sia i
cambi di indirizzo che le variazioni stagionali dell'esposizione, non si è
potuto risalire alla quota parte di ore trascorse in casa dalle donne
partecipanti allo studio.
 
Altre considerazioni finali
interessanti, fatte dagli autori, sono riportate di seguito.
 
Sebbene l'uso degli organofosfati
sia drasticamente aumentato tra il 1960 e la fine del 1990, nell'ultimo
decennio, il loro uso è attualmente in calo. Per l'uso indoor, il
“chlorpyrifos” è stato in gran parte sostituito con i piretroidi (Williams et
al. 2008), ma questo studio evidenzia come i piretroidi possano non
necessariamente essere considerati più sicuri. In uno studio condotto in
vitro, che confrontava la tossicità di un piretroide comune, il ciflutrin,
al “chlorpyrifos” , risultava che alle stesse dosi il ciflutrin induce  un effetto tossico equivalente se non
superiore sulla crescita, la sopravvivenza e la funzione degli astrociti umani
fetali primari, ed induce un'azione infiammatoria degli astrociti che può
causare la neurotossicità (Mense et al. 2006). In un altro studio in vitro,
che ha confrontato la neurotossicità del fipronil a quella del
“chlorpyrifos”, è risultato che il fipronil induceva più stress ossidativo e
provocava un conta delle cellule inferiore per il PC12 non differenziato, rispetto
al “chlorpyrifos”, e bloccava lo sviluppo delle cellule a livelli inferiori. Tutto
ciò ha portato gli autori a concludere che il fipronil era in realtà più
dannoso per lo sviluppo delle cellule neuronali del clorpirifos (Lassiter et
al. 2009). Anche se ulteriori studi sono in corso, a causa delle associazioni
che sono già state osservate nell'uomo e degli effetti diretti sulla tossicità
per lo sviluppo neurologico riscontrati negli studi sugli animali, si ritiene
opportuno avvisare le donne di evitare il contatto diretto con i pesticidi
durante la gravidanza. 
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