R: [autismo-biologia] aggressività

nautilus4 a alice.it nautilus4 a alice.it
Gio 23 Gen 2014 23:16:14 CET


Gentili componenti della lista
possiamo ,anzi scusate, potete fare qualcosa per situazioni simili ?
consigli ?
credo che situazioni simili si presenteranno a molti di noi .... per anni abbiamo cercato di "riempire" le loro giornate e poi ....
Alberto





----Messaggio originale----

Da: marianicerati a yahoo.it

Data: 23-gen-2014 21.22

A: "lista autismo-biologia"<autismo-biologia a autismo33.it>

Ogg: [autismo-biologia] aggressività




 
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Il Messaggero del 23-01-2014



Il
figlio autistico la picchia "Aiutatelo, soffre troppo" 



LA STORIA

Toglie i quadri dalle pareti, nasconde gli occhiali e accudisce Duna, quella
cagnolona che prega non muoia mai. Mostra l’iPad che è stato gettato
nell’acqua, lo stringe forte perché racchiude il mondo silenzioso di Matteo.
Matteo che non parla, Matteo che è peggiorato da quando è morto il papà. «Mio
figlio comunica con me solo con il computer». Mariarosa Marassi, 62 anni,
ricorda a memoria le frasi del cuore di Matteo: «Sono stanco di correre dietro
le mie ossessioni; a casa soffoco di normalità; non riesco a controllarmi». 



Questa è la storia di una mamma che ogni giorno trasforma la sua casa e la sua
vita a misura di Matteo, autistico, 33 anni. «Voglio aiutarlo, sta regredendo».
E allora lo ha fatto, spinta dalla disperazione: ha pubblicato su Facebook la
foto del suo volto ferito, Matteo le ha morso il naso fino a farla sanguinare.
«Non è colpa sua, ha bisogno di aiuto». Un aiuto che manca, che resta
incastrato tra gli ingranaggi catramosi della burocrazia. «Le sue condizioni
sono peggiorate, dal 2011 ho chiesto una forma di assistenza maggiore al
Municipio IX Roma Eur». Sembra che l’Asl abbia riconosciuto la condizione di
malato «gravissimo», il Municipio invece di «malato medio-grave». Fasce a cui
corrisponde un’assistenza diversa. «I centri diurni del Municipio non lo
accolgono perché è un caso particolare, usufruisce di 18 ore settimanali di
assistenza domiciliare, ma spesso viene un signore che neanche parla italiano»,
spiega Mariarosa costretta a pagare di tasca sua l’ospitalità in un centro
«almeno il sabato, così si distrae». «Compito dell’amministrazione è assicurare
aiuto in situazioni così gravi» dice Patrizia Prestipino, ex minisindaco del IX
municipio. La vita di Matteo invece sembra essersi spenta. Ha un altro volto
nelle foto scattate mentre raggiunge il polo nord con l'associazione Filippide.
«Era diverso, felice. Oggi non so cosa rispondere quando mi chiede al pc:
domani cosa faccio?». Mariarosa più volte è finita all'ospedale per
l'aggressività del figlio che le tira gli occhiali, strappa i quadri dalle
pareti e coccola Duna, quel golden retriever con cui ha vissuto negli ultimi 14
anni. «Se morisse non so come reagirebbe Matteo», dice la mamma che non si
pente per aver messo online la foto dell'ultima violenza: «Non dimostra il mio
dolore, ma il suo». Matteo non ha più amici, la mamma gli ha appeso il
messaggio che anni fa gli scrisse Andrea, anche lui autistico. Gli ha fatto gli
auguri tirando fuori quel mondo meraviglioso che vive nascosto in Matteo:
«Auguri compagno di solitudine, la tua famiglia gode del tuo goffo amore, lotta
con loro e loro saranno felici».



di Laura Bogliolo (laura.bogliolo a ilmessaggero.it)

 

Dopo la lettura di questo articolo la
domanda è “Questo caso è un’eccezione o è la regola?”  Temo che sia la regola.

Un caso, finito tragicamente, in cui Sergio
aveva un’aggressività incontenibile ed era interamente lasciato a due genitori
vecchi e malati, senza nessun aiuto da parte di servizi né pubblici né privati,
è quello descritto da Paissan ne “Il mondo di Sergio” www.angsaonlus.org/mondo_sergio.pdf

 

Nella ricerca fatta da Fondazione Serono, Censis e
ANGSA  http://www.fondazioneserono.org/disabilita/la-centralita-della-persona/lindagine-sulle-persone-con-autismo-disabilita/introduzione/

la prevalenza dell’uso di psicofarmaci nelle
persone con autismo aumenta drammaticamente dopo i 13 anni e questo rispecchia la
comparsa di comportamenti di grave aggressività immotivata. Da notare che l’età
in cui aumenta il consumo di psicofarmaci coincide con l’età in cui le persone
con autismo vengono abbandonate dai medici e lasciate alla sola assistenza
sociale. Copio dal rapporto Censis Serono ANGSA le percentuali del consumo di
psicofarmaci in rapporto all’età.

E purtroppo si tratta di farmaci, prevalentemente neurolettici,
che danno molti effetti collaterali e pochi effetti desiderati.

Daniela Mariani Cerati

 

Hanno seguito una terapia farmacologica nell’ultimo
anno, per classe d’età

della persona con autismo (val. %)

7,4%
   da 3 a 7 anni

14,7%
 da 8 a 13 anni

49,4%
 da 14 a 20 anni

57,6%
 oltre 20 anni

 





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