[autismo-biologia] sperimentazione

Carlo Hanau hanau.carlo a gmail.com
Sab 18 Gen 2014 22:21:01 CET


Historia magistra vitae?

“Sì, purchè se ne tenga conto” ha detto Sergio Romano a una recente
trasmissione radiofonica.

Nella storia dell’autismo i fuochi di paglia sono stati tanti.

Ritvo aveva comunicato a un importante quotidiano statunitense che la
fenfluramina raddoppiava il QI dei bambini con autismo. Comprensibilmente
in tutto il mondo ci sono stati genitori che hanno chiesto ai medici di
prescrivere il farmaco miracoloso. E anche numerosi neuropsichiatri l’hanno
prescritto fino a quando Magda Campbel ha dimostrato, con la
sperimentazione randomizzata controllata, che non solo non migliorava
nessun sintomo, ma peggiorava l’apprendimento.

Il farmaco, sul mercato come anoressizzante col nome commerciale di
Ponderal, è poi stato ritirato dal mercato.



Panksep aveva fatto un’ipotesi di lavoro molto affascinante. Alla base
dell’autismo c’era un eccesso di oppioidi endogeni, le persone con autismo
erano come dei drogati da sostanze endogene.

Le prime sperimentazioni in aperto del Naltrexone, bloccante dei recettori
degli oppiacei, erano miracolose. Anche qui la Campbel ha fatto le
sperimentazioni confrontando il Naltrexone col placebo che è risultato non
inferiore al Naltrexone.



La secretina aveva fatto impazzire tutti dopo la segnalazione di
miglioramenti eccezionali ottenuti su di un bambino dopo una singola
iniezione, che si mantenevano nel tempo, secondo una coppia di genitori. La
cosa è stata presa sul serio anche da un’industria seria e importante, che
ha fatto sperimentazioni randomizzate controllate seguendo tutte le regole
del caso. Stessa miserabile fine della speranza.



Archibald Cochrane raccontava che Sodi Pallares aveva inventato una terapia
contro le aritmie di tale efficacia (glucosio, potassio e insulina) che non
c’era nessun bisogno di fare sperimentazioni. Qualcuno però le ha fatte e
ha dimostrato che l’associazione delle tre sostanze non solo non era
efficace, ma era dannosa.



Quello che dovrebbero imparare gli organi di governo della Sanità è che di
farmaci efficaci per l’autismo c’è un bisogno grandissimo e urgente e
quindi, senza rinunciare alle norme di correttezza scientifica ed etica,
non si dovrebbero mettere freni a mano alle sperimentazioni, come è
successo a Bologna, dove una sperimentazione di B6 e Magnesio, sostanze
ampiamente usate da sempre e acquistabili in farmacia senza ricetta, dopo
essere stata approvata dal Comitato etico nel 2010, è stata bloccata in
quanto si richiedeva una quota assicurativa come se si fosse trattato di un
trapianto d’organo (75.000 euro per 20+20 bambini). Una Compagnia molto
seria, Allianz, da noi sollecitata, aveva fatto l’offerta di coprire gli
stessi rischi per 10.000 euro, ma l’Ausl di Bologna non ha accettato questa
offerta molto più conveniente. La stessa Ausl ha creato un Istituto di
ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) neurologico all’Ospedale
Bellaria: ma che ricerche potrà mai fare se deve pagare una tangente così
elevata ai fornitori della Real Casa?

Da anni il Direttore Generale dell’Ausl, che pure aveva accettato il
versamento di ventitremila euro messi a disposizione da noi per questa
specifica ricerca, non ha mai risposto a Allianz e neppure a noi che
pubblicamente gli abbiamo chiesto una motivazione di questa inattività che
dura da quasi cinque anni.

Carlo Hanau

-- 
Prof. Carlo Hanau
docente di Statistica medica
e di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari
Dipartimento di Educazione e Scienze umane
Facoltà di Scienze della Formazione
Università di Modena e Reggio Emilia
via Allegri, 9
42121 Reggio Emilia
Università di Modena e Reggio Emilia
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