[autismo-biologia] donald

Marina Marini marina.marini a unibo.it
Lun 16 Lug 2012 17:34:55 CEST


Il 16/07/2012 17:09, Sonia Zen ha scritto:
Concordo con la Dott.ssa Daniela Cerati, un micro cip  o una scheda magnetica e un pass che possa fare riconoscere le difficoltà della persona con autismo sono auspicabili.
A questo riguardo noi abbiamo provato a proporre un progetto alla Regione Veneto per semplificare le difficoltà che perennemente trovano le famiglie con dei figli con autismo.
In allegato  il Progetto semplifichiamo insieme.
Cordialità

Sonia Zen

From: daniela marianicerati<mailto:marianicerati a yahoo.it>
Sent: Sunday, July 15, 2012 1:03 PM
To: vanda.berti a libero.it<mailto:vanda.berti a libero.it> ; Autismo Biologia<mailto:autismo-biologia a autismo33.it>
Subject: Re: [autismo-biologia] donald

Da: "vanda.berti a libero.it"<mailto:vanda.berti a libero.it> <vanda.berti a libero.it><mailto:vanda.berti a libero.it>
A: autismo-biologia a autismo33.it<mailto:autismo-biologia a autismo33.it>
Inviato: Lunedì 9 Luglio 2012 21:18
Oggetto: [autismo-biologia] donald

Ho letto con piacere il caso di Donald e del suo percorso di vita.

Esso è la dimostrazione che anche nell'autismo, si continua ad apprendere,
SEMPRE, come per i normodotati, per i disabili, per l'handicap, è un messaggio
di speranza.



La storia di Donald è la storia di un autismo non complicato. Le caratteristiche dell’autismo rimangono, ma non si aggiungono altri comportamenti che rendono difficile la gestione della persona e ne mettono a rischio la vita stessa.
Tra queste complicanze non infrequente è la tendenza a fuggire.
E’ di questi giorni la notizia di un giovane autistico 28ttenne fuggito da casa e ritrovato disidratato e denutrito dopo tre settimane in cui aveva vagabondato solo in luoghi deserti
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/northamerica/usa/9400076/Autistic-man-survives-three-week-ordeal-in-US-desert.html

Questa abitudine pericolosa per la sopravvivenza è presente in tante persone con autismo ed è stata descritta, tra gli altri,  da Mauro Paissan nel libro “Il mondo di Sergio”
http://www.angsaonlus.org/mondo_sergio.pdf

Forse la tecnologia potrebbe aiutare con piccoli cellulari inseriti negli abiti grazie ai quali il fuggitivo potrebbe essere localizzato?

In Inghilterra mi dicono che le persone con autismo portano un cartellino con scritto “Sono autistico” Questo fa a pugni con la nostra mentalità, ma, se pensiamo ai rischi connessi con le fughe, potrebbe essere una misura utile.

I farmaci non aiutano quasi mai nell’autismo: tanto meno, credo, nella compulsione a fuggire.

Dall’articolo del Telegraph.co.uk 14 luglio 2012<http://mail.yahoo.com/>
 Autistic man survives three-week ordeal in US desert
 imparo che in USA esiste un corso di training per le operazioni di ricerca e di recupero delle persone figgitive affette da autismo. Si dice infatti “Deputy Ray Gardner, who had recently completed training in search and rescue operations for people with autism”

In attesa di trovare mezzi di prevenzione, potremmo informarci su questo training e importarlo anche in Italia.
Buona estate
     Daniela







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Mi viene in mente che le "fughe" o i semplici allontanamenti con disorientamento sono relativamente comuni anche nelle prime fasi della sindrome di Alzheimer. Il padre di una mia amica, che fino ad allora era sembrato "gestibile" in famiglia, sfuggì alla sorveglianza della moglie, prese l'automobile e fu fermato mentre percorreva contromano l'autostrada (fortunatamente senza conseguenze).  Sicuramente un sistema di sorveglianza telematica potrebbe essere di aiuto; i potenziali acquirenti non mi sembrano pochi, quindi il costo potrebbe essere contenuto. Un'idea per un giovane ingenere che vuole progettare uno strumento nuovo ?
Marina Marini

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Marina Marini Associate Professor of Applied Biology Dept. of Histology, Embryology, and Applied Biology University of Bologna Via Belmeloro, 8 I-40126 Bologna Italy voice (+39)0512094-116/094/100 fax (+39)0512094110 e-mail marina.marini a unibo.it<mailto:marina.marini a unibo.it>

LA RICERCA C’È E SI VEDE:
5 per mille all'Università di Bologna - C.F.: 80007010376
http://www.unibo.it/5permille

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