[autismo-biologia] Continua...

Tiziano Gabrielli tgabrielli a cr-surfing.net
Ven 6 Gen 2012 11:33:25 CET



E' stravagante che universalmente si consideri il CP "funzionale", un messaggio, di malessere nello specifico, conseguente a comorbilita', e che contemporaneamente lo si sia voluto e lo si voglia cancellare farmacologicamente come se lo si intendesse, zero funzionale. 
Mai che nessuno si ponga il quesito se il CP (visto che si tenta in tutti i modi di eliderlo), possa essere davvero, non funzionale. (AJMR vol. 1 n.1. 2006 Gabrielli-Cova)
Si puņ o non si puņ gestire a livello abilitativo questo problema?
Se la risposta e' "non sempre", si puo' o non si puņ, valutare la correttezza degli approcci abilitativi e smettere di stupirsi se qualcuno li trova insoddisfacenti per come sono, o per come sono applicati? 
Si possono sottoporre ad analisi e sperimentazioni, approcci (anche individuali o magari difformi dall'assoluta ortodossia) che  si sono dimostrati efficaci nel risolvere tali emissioni?
Visto l'insuccesso complessivo della farmacologia, quando giungeremo a protocolli terapeutici abilitativi sperimentali puri?


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