R: Re: [autismo-biologia] autismo e psicofarmaci

melat a libero.it melat a libero.it
Sab 1 Ott 2011 12:37:09 CEST


un qualsiasi neurologo può dimostrare che queste dosi sono da tentato omicidio.

Io lo ho già scritto qualche tempo fa alle persone interessate ma la disperazione e l'ignoranza non hanno provocato nulla.

cosa c'è di più dispetato se ti vedi morire un figlio e non fai nulla per questo?

giovanni marino


----Messaggio originale----
Da: luisannafloris a gmail.com
Data: 01/10/2011 10.32
A: "daniela marianicerati"<marianicerati a yahoo.it>, "Autismo Biologia"<autismo-biologia a autismo33.it>
Ogg: Re: [autismo-biologia] autismo e psicofarmaci

leggendo questa email mi sembra di rivedere il film sualla legge Basaglia è comodo  e più facile sedare che non educare


Il giorno 30 settembre 2011 23:21, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:





Autism Speaks ha pubblicato on line un vademecum ad uso di genitori e professionisti sull’uso dei farmaci per le persone con autismo.  “Autism: Should My Child Take Medicine for Challenging Behavior?”
http://www.autismspeaks.org/sites/default/files/documents/atn/medicine_decision_aid.pdf
 
La situazione attuale è caratterizzata da un grande bisogno di disporre di farmaci che agiscano  sui sintomi nucleari dell’autismo,  sui sintomi associati e sulla comorbilità, ma anche dalla mancanza  di farmaci utili per l’autismo in quanto tale e da una risposta agli psicofarmaci che rende non curabili anche condizioni associate che di per sé sarebbero curabili, come l’ansia, la depressione o il disturbo ossessivo compulsivo.
 
Il vademecum è molto utile perché presenta bene le alternative non farmacologiche da provare  prima o in associazione ai farmaci, oltre a spiegare in modo divulgativo benefici e rischi delle varie categorie di farmaci.
 
La situazione attuale della prescrizione di farmaci alle persone con autismo è caratterizzata da una sorta di schizofrenia: da un lato si dice che non esistono farmaci per l’autismo e che gli psicofarmaci per le condizioni associate vanno usati con estrema prudenza. 
Dall’altro, in pratica, si leggono lunghi elenchi di farmaci che le persone con autismo assumono cronicamente da anni e che vengono continuati, pare, più per forza d’inerzia che per una documentata risposta positiva.
 
Da alcune mail che mi sono giunte nelle ultime settimane copio alcuni di questi elenchi con i commenti relativi
 
ore 9
Diazepam gocce 20 
Depakin 200 1 c.
Akineton   1 c.
Nozinan 1c.
Abilify 1c.
Novikon 1 c.

ore 16
Diazepam  gocce 20
Depakin 200 1 c.
Novikon 1c.

0re 20
Diazepam  gocce 20
Depakin 500 1 c.
Novikon 1c.
Tavor 0ro 2,5 1 c.
Peptazol 1
Farganesse (Antistam.) 25 1 c.

Al bisogno 
Dalmadorm 30 1c.
Talofen 20 gocce

Questa e' la dose giornaliera di farmaci data ad un ragazzo  autistico di 25 anni, (non epilettico, il depakin gli viene somministrato per stabilizzare l'umore) in una struttura residenziale. Entrato un anno fa,  dopo un anno di questa cura non si regge piu' in piedi, e poichè  sta a letto giorno e notte, gli si sono formate piaghe alle orecchie. L'educatrice riferisce che, in realta,' i farmaci al bisogno vengono somministrati ogni sera.
 
-DEPAKIN CH 300 mg/500 mg cpr : 1 cpr da 300 mg al mattino + 1 cpr da 500 mg alla sera ;                                                                                                                                      
- NEURONTIN 300 mg cpr : 1 cpr + 1 cpr + 1 cpr.                                                                                                                               
- RISPERDAL 1 mg cpr :  ½ cpr al mattino + 2 cpr la sera    da aumentare  fra 7 giorni a 

 RISPERDAL  : 1 mg cpr  :  1 cpr al mattino  + 2 cpr la sera                                                                                                          
-  XANAX gtt : 5 gocce a pranzo ( da sospendere tra 3 giorni ).
 
Questa prescrizione è stata fatta ad un quindicenne non epilettico. E’ stata fatta in un centro lontano dal domicilio dove il ragazzo non è  mai tornato a controllo. Dalla disperazione del padre pare che non vi siano stati miglioramenti con la cura che, però, una volta iniziata, nessuno ha più il coraggio di sospendere.
 
Queste situazioni sono simili a tante altre. 
Sarebbe ora di fare emergere questa realtà gravissima. 
In molti casi, se non si puo’ arrivare al bene, sarebbe opportuno scegliere il male minore, ovvero, in attesa che un giorno arrivino farmaci più mirati, che si lasciassero queste persone senza farmaci. Molti avrebbero qualche miglioramento, pur nella situazione di gravità estrema in cui si trovano tanti adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico. 
 
 
 
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