R: [autismo-biologia] I: MINORI. LIMITARE TERAPIE FARMACOLOGICHE E SPROPORZIONATA SEGNALAZIONE DSA

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 20 Dic 2011 12:53:44 CET


Da: Vicari Stefano <stefano.vicari a opbg.net>

A: Autismo Biologia <autismo-biologia a autismo33.it>; 'daniela marianicerati' <marianicerati a yahoo.it> 
Inviato: Lunedì 19 Dicembre 2011 18:00
Oggetto: R: [autismo-biologia] I: MINORI. LIMITARE TERAPIE FARMACOLOGICHE E SPROPORZIONATA SEGNALAZIONE DSA
 

  
Carissimi
mi presento allegando una memoria depositata durante una audizione alla Camera sul tema trattamenti con psicostimolanti in età pediatrica. E' di qualche tempo fa ma mi sembra ancora molto attuale.
Buon Natale a tutti.
 
 
Stefano Vicari, M.D.
Head Child Neuropsychiatry Unit
Department of Neuroscience
I.R.C.C.S. Children Hospital Bambino Gesù, 
Piazza Sant'Onofrio 4, I-00165, Rome (Italy).
Tel.: +39.06.68592735-4, Fax: +39.06.68592450
e-mail: vicari a opbg.net


Ho letto
con attenzione la 
 MEMORIA PER LA XII COMMISSIONE PERMANENTE AFFARI SOCIALI DELLA
CAMERA DEI DEPUTATI.
 
Il documenta merita una lettura
approfondita. Per ora mi soffermerei sul seguente stralcio
 
“La depressione, l’ansia, l’anoressia e la bulimia, i disturbi
della condotta, le psicosi ad insorgenza anche precocissima (ovvero al di sotto
dei 12 anni) sono patologie con cui qualunque medico Neuropsichiatria è
chiamato a confrontarsi quotidianamente nella propria pratica clinica………...
 
non è lo strumento terapeutico adottato a caratterizzarne
per definizione la efficacia o la pericolosità che sono determinati, piuttosto,
dall’uso che ne viene fatto”. 
 
 
Alle condizioni sopra elencate
vorrei aggiungere i comportamenti esplosivi che accompagnano lo spettro
autistico e che non rispondono agli approcci riabilitativi.
Se gli stessi sintomi comparissero in adulti e non fossero
trattati in emergenza, si parlerebbe di omissione di soccorso. 
 
Le famiglie vivono nel silenzio e nell’abbandono tragedie immani
convivendo con esplosioni di aggressività che, non essendo espressione di odio,
ma di grave patologia, si rivolgono a caso contro chi sta vicino al malato e
quindi contro madre, padre, nonni e fratelli. I famigliari evitano il pronto
soccorso, soprattutto quando non sono alla prima esperienza, perché sanno di
trovare medici totalmente impreparati a queste emergenze. 
 
Invece di fare la politica dello struzzo, o di fare della
filosofia e del manicheismo, sarebbe bene prevedere queste emergenze che, nella
storia delle persone con autismo, sono più la regola che l’eccezione e
organizzare un pronto soccorso dedicato, come si fa per tante altre condizioni
patologiche. 
 
La crisi dovrebbe essere poi una occasione per rivedere il
progetto riabilitativo e la presa in carico successiva al momento acuto
 
Il sito Pharmautisme potrebbe essere l’inizio di una presa di
coscienza della necessità di non fuggire da queste tragiche realtà   che sottolineano l’impotenza della medicina
odierna in un campo nel quale alle favole, ai clamori, alle colpe,
all’ideologia, alla vendita di illusioni si dovrebbero sostituire scienza,
coscienza e ricerca all’altezza dei tempi. 
 
 
 

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