[autismo-biologia] ormoni prosociali ed effetti collaterali

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mer 23 Dic 2009 21:58:16 CET


Dice Bice Chini
I risultati dell' uso dell' ossitocina su comportamenti prosociali sono incoraggianti, e le evidenze che l'ossitocina e il suo recettore sono importanti nella socialità umana sono evidenziati anche da questo ultimo lavoro su PNAS:

Proc Natl Acad Sci U S A. 2009 Dec 15;106(50):21437-41. Epub 2009 Nov 23.

Oxytocin receptor genetic variation relates to empathy and stress reactivity in humans.

Rodrigues SM, Saslow LR, Garcia N, John OP, Keltner D.

tuttavia, vorrei sotttoporre alla vostra attenzione anche questo lavoro, che indica che l' ossitocina non è solo un ormone prosociale in termini " positvi" ma sembra anche essere in grado di aumentare sentimenti ed emozioni negative, invidia e “gloating” (gongolamento per le disgrazie altrui), che pure fanno parte, come ben sappiamo, della socialità umana. Ossitocina e vasopressina sono peptidi chiave anche nel regolare l' aggresività sociale, con meccanismi poco conosciuti nell' uomo. a mio avviso, ci servono più studi di base prima di pensare ad un uso terapeutico, per capire bene gli effetti, le dosi, gli analoghi da usare, soprattutto per evitare di prendere cantonate con un approccio troppo superficiale. purtroppo invece la ricerca di base è sempre più bistrattata e vengono preferenzialmente finanziati filoni di ricerca in cui precocemente si vada in clinica.



Intranasal administration of oxytocin increases envy and schadenfreude (gloating).

Shamay-Tsoory SG, Fischer M, Dvash J, Harari H, Perach-Bloom N, Levkovitz Y.

Biol Psychiatry. 2009 Nov 1;66(9):864-70. Epub 2009 Jul 29.


Ringrazio Bice Chini per i suoi contributi interessanti e nuovi.
Vorrei fare alcune considerazioni. 
Il tentativo di interferire farmacologicamente con la socialità, ovvero con il nucleo profondo dell’autismo,è stato fatto in un recente passato con vari farmaci:fenfluramina, naltrexone, secretina, vitamine e altro ancora.
Tutto pareva funzionare in aperto e tutto ha fallito quando è stato cimentato col placebo.
Questo non vuol dire che non ci si possa arrivare. Anzi, ci potremmo essere molto vicini e con questo si aprirebbe davvero un’era nuova.
Le sostanze di cui stiamo discutendo, ossitocina e vasopressina, sono promettenti. Ha però ragione Bice quando dice che la ricerca di base andrebbe maggiormente supportata per non rischiare di arrivare a sperimentazioni cliniche non ancora mature e aggiungere insuccessi a insuccessi, delusioni a delusioni.
D’altra parte, Il bisogno di avere a disposizione dei farmaci efficaci sulla socialità è così grande che si puo’ capire la fretta di iniziare delle sperimentazioni terapeutiche, così come si sta facendo alla Mount Sinai School of Medicine. 
Per quanto riguarda alcuni effetti non proprio desiderabili dell’ossitocina, questi potrebbero riguardare un suo uso al di fuori della patologia grave, in particolare dell’autismo 
Mi viene in mente almeno una situazione, per analogia, di uso improprio di farmaci. 
Gli analgesici stupefacenti sono farmaci insostituibili per la cura del dolore da infarto o da cancro, ma possono essere usati come droghe al di fuori della patologia. Proprio questa possibilità di abuso è stato uno dei fattori che ha determinato un loro uso insufficiente nella cura del dolore, cosa che è stata più volte deprecata.
Forse un rischio di abuso si porrà anche per le sostanze pro sociali se e quando saranno disponibili in farmacia, ma, se davvero migliorassero la qualità dell’interazione sociale nell’autismo, meriterebbero il Nobel a chi li ha portati alla clinica, tanto è grande il bisogno di avere degli aiuti anche di natura chimica per i sintomi nucleari dell’autismo. 
Non meraviglia che sostanze prosociali interferiscano con sentimenti quali l’invidia o la “schadenfreude”, sentimenti complessi, che richiedono una lettura della mente, un sapersi mettere nei panni altrui, di cui i “nostri” non sono capaci. I “nostri” sono virtuosi loro malgrado, incapaci di invidia e sinceri all’inverosimile. Sono talmente lontani da questi sentimenti che probabilmente sarebbero immuni da questi “effetti collaterali” 
Auguri
   Daniela 






      


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