[autismo-biologia] ossitocina e vasopressina

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mer 16 Dic 2009 22:27:11 CET


Il Professor Francesco Barale ha fatto, col suo gruppo dell’Università di Pavia, degli studi molto raffinati su vasopressina e ossitocina in rapporto alla socialità in generale e ad un loro eventuale ruolo nella genesi dell’autismo, premessa per una sperimentazione terapeutica.
Tempera lo scetticismo che ho mostrato nei confronti della sperimentazione in atto negli USA con ossitocina intranasale e di questo lo ringrazio. Per fare progressi  ci vuole un sano ottimismo e si devono incoraggiare le vie nuove e questa è certamente una strada innovativa. Non è l’ennesimo neurolettico. 
Il suo messaggio è arrivato solo a me per errore e io lo giro alla lista.  

Cara Daniela,
in effetti, vasopressina e ossitocina –in quanto peptidi “prosociali”  – hanno da tempo attratto l’attenzione della comunità scientifica come un possibile substrato biochimico-ormonale dell’autismo, o almeno di alcuni autismi. 
Come lei sa, un gruppo di miei collaboratori (Enzo Emanuele, Marianna Boso, Pieluigi Politi) sta lavorando da anni sui peptidi prosociali e ha pubblicato sul tema diversi lavori.
Ho chiesto quindi ad Enzo Emanuele, che collaboraper questi filoni di ricerche  col laboratorio autismo del mio dipartimento  e che collabora anche col CIRMC (Centre for Research in Molecular Medecine) dell’Università di Pavia,  un breve commento, che le giro.
 
“Il nostro gruppo di ricerca, a partire dalla conferma di elevati livelli di vasopressina nei pazienti con autismo, ha avanzato per la prima volta nel 2005 l’ipotesi che in alcuni casi di autismo possa essere in funzione una sorta di  “vasopressina-resistenza”,  un concetto endocrinologicamente sovrapponibile all’insulino-resistenza che si osserva nel diabete mellito o alla leptino-resistenza dell’obesità. I livelli sorprendentemene aumentati di questo ormone prosociale rilevati nei lavori pubblicati suggeriscono che il difetto endocrinologico possa collocarsi a livello recettoriale (dato confermato peraltro da altre recenti osservazioni).
E’ rilevante inoltre sottolineare che altri peptidi possano intervenire nella regolazione della vasopressina e dell’ossitocina. Tra questi, un particolare cenno merita l’apelina, i cui livelli sono inversamente associati a quelli della vasopressina a causa della loro regolazione reciproca. Sempre lo stesso gruppo di ricerca  ha infatti dimostrato come nell’autismo – a fronte di un aumento della vasopressina – si riscontri una contemporanea riduzione dell’apelina.
 
Infine, per quel che concerne lo studio clinico in corso sull’ossitocina intranasale…mai preventivamente disperare…Speranza, prudenza e metodo scientifico vanno assieme. Del resto, siamo così addietro nelle nostre conoscenze e nel tentativo di ricomporre il complessissimo puzzle dell’autismo (o meglio degli autismi) che la curiosità è d’obbligo, almeno se il razionale degli studi è fondato.. 
A questo proposito, come non ricordare il celebre studio di Paul Zak su Nature, i cui risultati chiaramente dimostravano come l’ossitocina intranasale aumentasse la fiducia in una popolazione di studenti sani. 
Infine vale la pena di ricordare che i livelli e i piani di studio di un fenomeno così complesso come l’autismo possono/devono essere diversi. I diversi piani poi possono intrecciarsi in vari modi (come è stato ben indicato, anche l’ipotesi della neuroconnettività e quella dei peptidi prosociali possano interconnettersi)”. Dunque, andiamo avanti, con pazienza e tenacia, sapendo bene che la “verità” non è certo dietro l’angolo.”
 
Sotto potete trovare, per chi fosse interessato, l’abstract del lavoro sull’ Apelina comparso in Archives of Medical Research
 
Cordiali saluti
Francesco Barale
 
ORIGINAL ARTICLE
Reduced Plasma Apelin Levels in Patients with Autistic Spectrum Disorder
Marianna Boso,a,1 Enzo Emanuele,b,1 Pierluigi Politi,a Alessandro Pace,a Mariarosa Arra,b
Stefania Ucelli di Nemi,a and Francesco Baralea
aDepartment of Health Sciences, Section of Psychiatry, and
bInterdepartment Center for Research in Molecular Medicine (CIRMC), University of Pavia, Pavia, Italy
Received for publication June 7, 2006; accepted August 9, 2006 (ARCMED-D-06-00238).
Background. Dysregulation of the vasopressin (AVP) system has been implicated in the
pathogenesis of autistic spectrum disorder (ASD). Apelin is a recently discovered neuropeptide
that could counteract AVP actions and whose receptors are colocalized with vasopressin
in hypothalamic magnocellular neurons. Aims of the present study were to
investigate circulating levels of apelin in patients with ASD and to assess their correlation
with plasma AVP concentrations.
Methods. Plasma levels of apelin and AVP were measured in a total of 18 patients with
ASD and 21 age- and gender-matched healthy comparison subjects. The Childhood
Autism Rating Scale (CARS) was used to assess the severity of autistic symptoms.
Results. Significantly reduced levels of apelin (P!0.001) and elevated concentrations of
AVP (P 5 0.02) were found in ASD patients as compared to controls. Additionally, a significant
inverse correlation between apelin and AVP levels was found within the ASD
group (r 5 e0.61; p 5 0.007), but not in healthy participants (r 5 _0.26; p 5 0.25).
Multivariate linear regression analysis showed that only AVP concentrations independently
predicted apelin values in ASD individuals (b 5 _0.42, t 5 2.63, p 5 0.014).
No correlation was seen between apelin levels and CARS scores (r 5 _0.10; p 5 0.68).
Conclusions. Together our findings of a significantly reduced peripheral level of apelin
coupled with elevated AVP point to a subtle but definite vasopressinergic dysfunction
in autism that could play a role in the etiopathophysiology of this disorder in humans.
_ 2006 IMSS. Published by Elsevier Inc.
Key Words: Autistic spectrum disorders, Neuropeptides, Vasopressin, Apelin.
 




      


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia